
Nella calda atmosfera del Gran Premio del Messico, le Ferrari avevano fatto sognare i tifosi italiani con una pole position promettente. Tuttavia, il dominio di Max Verstappen e della Red Bull ha mantenuto il team italiano lontano dalla vittoria, nonostante le speranze elevate all’inizio della gara.
La Red Bull di Verstappen ha catturato l’attenzione fin dalla partenza, superando agevolmente le Ferrari e guidando in modo impressionante per l’intera gara. Questa vittoria non solo ha rafforzato la sua posizione nel campionato del mondo, ma ha anche portato Verstappen a eguagliare il record di 51 vittorie di Alain Prost in Formula 1.
Fin dai primi giri, Verstappen e il suo compagno di squadra Carlos Sainz hanno rapidamente superato le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Sergio Perez, il secondo pilota della Red Bull, ha provato ad attaccare Leclerc, ma una toccata tra i due ha portato Perez fuori pista e alla retrocessione nelle posizioni di fondo. Purtroppo, Perez ha poi dovuto ritirarsi, lasciando Verstappen come l’unico portabandiera della squadra.
La gara ha visto una svolta significativa a metà corsa con un brutto incidente di Kevin Magnussen della Haas. La sua macchina è uscita di pista a grande velocità, ma fortunatamente il pilota danese è uscito ileso. L’incidente ha causato una bandiera rossa e una pausa nella gara mentre le barriere di protezione venivano riparate.
Con la ripartenza della gara, Lewis Hamilton, sfruttando gomme più morbide, ha iniziato a recuperare terreno. Ha superato entrambe le Ferrari, dimostrando ancora una volta la sua abilità nel gestire le situazioni tattiche. La Ferrari ha cercato di resistere con gomme più dure, ma Hamilton ha gestito le sue gomme in modo impeccabile, conquistando la seconda posizione e segnando anche il giro veloce nell’ultima tornata.
Nonostante un inizio promettente, le Ferrari sono rimaste deluse dalla loro performance. Tuttavia, il team può prendere spunto dalla loro competitiva qualificazione e cercare di capitalizzare su questo nella prossima gara.
La vera sorpresa della giornata è stata la performance straordinaria di Lando Norris della McLaren, che è partito in ultima fila ma è riuscito a recuperare fino alla quinta posizione.
Il Gran Premio del Messico ha dimostrato ancora una volta quanto sia imprevedibile e competitiva la Formula 1. Con il campionato che si avvicina alla sua conclusione, gli appassionati possono aspettarsi ancora molte sorprese e cambiamenti nelle prossime gare.
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