MASSACHUSETTS: l’uso di cannabis è associato a un alleviamento dei sintomi clinici nei pazienti con disturbo bipolare e non ha un impatto negativo sulle prestazioni cognitive, secondo i dati degli studi clinici pubblicati sulla rivista PLoS One .
Gli investigatori della Harvard Medical School, della Tufts University e del McLean Hospital in Massachusetts hanno valutato l’impatto dell’uso di marijuana sulla sintomatologia dell’umore e sulla funzione cognitiva in pazienti con disturbo bipolare.
Gli autori hanno riferito che l’uso di marijuana era associato a punteggi più bassi di rabbia, tensione e depressione, oltre a livelli più elevati di vigore nei pazienti con BPD. I soggetti che hanno usato marijuana non hanno mostrato differenze significative nelle prestazioni cognitive rispetto ai soggetti BPD che si sono astenuti dall’usare la pianta. Lo studio è il primo studio clinico per valutare l’impatto della cannabis sull’umore e sulla performance neuropsicologica nei pazienti con BPD.
I ricercatori hanno concluso: “L’attuale studio mette in luce le prove preliminari che i pazienti con BPD che regolarmente hanno fumato marijuana hanno segnalato almeno una diminuzione dei sintomi clinici a breve termine dopo l’uso di marijuana, indicando potenziali proprietà stabilizzanti dell’umore della marijuana in almeno un sottogruppo di pazienti con BPD.”
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