L’esordio del Dott. Gratteri è implacabile e perentorio: “C’è differenza tra cannabis e alcool. Non tutte le persone che bevono vogliono ubriacarsi chi usa marijuana lo fa per lo sballo.”
Si prosegue con “Tutto ciò che crea dipendenza è ricattabile. Non posso pensare ad un cittadino che può essere ricattato”
“Le famiglie e i ragazzi delle comunità di recupero ci chiedono di far di tutto per non far passare questa legge.” si afferma durante il convegno.
“Ogni volta che viene legalizzata una sostanza ne deriva che più persone iniziano a farne uso.” prosegue Gratteri.
“Bisogna parlare ai ragazzi con il loro linguaggio quello dell’avere, spieghiamogli che delinquere non conviene.”
Gli slogan proseguono su Twitter, il famoso social network:
“Giustizia-Politica-Scienza tutti uniti per dire #Nocannabis per il bene dei nostri figli!”
Si passa alle dichiarazioni del Dott. Sorrentino, sintetizzate nel punto saliente:
“L’uso di cannabis sviluppa schizofrenia e attacchi di panico (paura di morire)”
Il comandante generale dei @_Carabinieri_ Del Sette assiste al convegno @ItaProtagonista #Nocannabislegale pic.twitter.com/UfdSXnEsu3
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 27 settembre 2016
#NoCannabis #NoLegalizzazione Nicola #Gratteri ci spiega le ragioni del NO.
27 settembre ore 16 presso Senato della Repubblica – sala Koch. pic.twitter.com/MIFM7xBkPL— Italia Protagonista (@ItaProtagonista) 23 settembre 2016
Il Dott. Gratteri conclude lasciando spazio alla riflessione:
“In un altro mondo, con un altro coraggio, potremmo fare altre modifiche.”
Il convegno prosegue con il ringraziamento delle comunità terapeutiche per il convegno organizzato e per la lotta alla cannabis e con un appello:
“non liberalizzate la droga”.
L’intervento successivo riporta alcuni dati, indicando che i giovani che farebbero uso di cannabis qualora diventasse legale sarebbero circa il 30%. (NDR. perchè ora quanti sono, realmente?)
“L’Autocoltivazione non permette di controllare il THC, e questo porterebbe danno ai nostri giovani”
Al dibattito ha presenziato anche Serpelloni, evidenziando come le spinte dietro alla legalizzazioni stiano arrivando anche da multinazionali e lasciando intendere interessi economici forti dietro alla riforma sociale ed alla pericolosità di una erba che arriva anche al 40 % di THC.
Per rivedere (NDR non vi perdete nulla) il convegno: LINK DIRETTO
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