Dal 26 febbraio 2015 anche a Washington DC sarà consentito l’uso della Cannabis in piccole quantità.
La capitale degli Usa si unisce quindi agli Stati di Alaska, Colorado e Washington che hanno già legalizzato l’utilizzo della cannabis a scopo ricreativo.
Residenti e visitatori al di sopra dei 21 anni potranno avere fino a 56 grammi di cannabis ed inoltre potranno coltivare sei piante in casa, di cui tre mature. Resta in vigore, invece, il divieto di vendita, mentre è consentito il trasferimento di una quantità massima di 26 grammi.
Pipe ad acqua e altri accessori sono legali, ma non lo è fumare in pubblico.
Entra dunque in vigore la Initiative 71, una misura approvata a novembre 2014 dal 65% degli elettori del District of Columbia. “I cittadini hanno detto forte e chiaro con il voto che vogliono legalizzare modiche quantità di marijuana nel District of Columbia” ha detto il sindaco di Washington Muriel Bowser, nonostante l’opposizione dei repubblicani alla Camera, secondo cui la misura è illegale. “Se procederete, lo farete nella piena consapevolezza di una violazione volontaria della legge” ha scritto in una lettera spedita martedì al nuovo sindaco il deputato Jason Chaffetz, presidente della commissione Sorveglianza e Riforme del governo, che si occupa delle questioni legislative a Washington, l’unica capitale occidentale in cui i residenti non hanno il diritto ad eleggere un proprio rappresentante nella legislatura nazionale. “Si può andare il prigione per questo” ha continuato Chaffetz, giovane e ambizioso repubblicano dell’Utah vicino ai Tea Party.
Ricordiamo, inoltre, che, dal primo luglio 2015, il provvedimento che legalizza l’utilizzo della marijuana entrerà in vigore anche in Oregon, stato in cui molti si erano battuti contro il via libera alla cannabis sostenendo che la misura avrebbe dato accesso alla marijuana ai bambini e avrebbe portato a un maggior numero di persone a guidare in stato di non lucidità.
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