
Le sue “piantine” di cannabis non potevano passare inosservate.
Ne aveva dodici, di varie misure, sul balcone di casa sua, in via G. a Pinerolo.
I carabinieri del Nucleo Operativo di Pinerolo, il 24 giugno, si sono recati nell’abitazione di C. T., 49 anni.
L’uomo candidamente ha ammesso di avere le piante, ma ha anche affermato che la legge glielo consentiva.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari.
Nel link le piante sequestrate: LINK
Bene, ieri mattina, il giudice, la dottoressa Casalegno del Tribunale di Torino, ha assolto C. T., residente a Pinerolo, perchè il fatto non sussiste disponendo l’immediata scarcerazione (era agli arresti domiciliari).
L’uomo, difeso dall’avvocato Raffaele Magrì, ha ammesso che faceva uso di cannabis per scopo anche terapeutico: “sono affetto da alcune malattie, prendo dei farmaci, ma da quando fumo la marijuana sto meglio. Non ho mai venduto marijuana a nessuno. La coltivo solo per me. Non faccio nulla di male. Con me in casa non c’è nessuno. Vivo da solo.”
L’uomo, incensurato, alla lettura della sentenza ha ringraziato tutti e in particolare il suo avvocato.
Chissà se adesso C. T. chiederà la restituzione delle sue piantine di cannabis che i carabinieri di Pinerolo gli avevano sequestrato?
Le motivazioni del giudice saranno depositate entro 30 giorni.
Fonte Articolo: VocePinerolese