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(Foto: jrduboc / Flickr)

Cannabis e memoria sono collegate in vari modi.

Non è un segreto che la Cannabis possa influenzare la memoria di una persona. Nella società di oggi, lo stereotipo dell’utilizzatore di Cannabis è spesso percepito come “una persona che è smemorata e distratta”.

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Ma c’è qualche verità dietro questa credenza popolare? Ecco cosa dice la Scienza.

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Effetti sulla memoria del THC

Il Tetraidrocannabinolo ( THC ),ossia  il principale ingrediente psicoattivo della Cannabis, è noto per interagire con quasi tutti gli aspetti della memoria. C’è una sola eccezione, però. Il THC non influenza il richiamo delle memorie esistenti.

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L’effetto più evidente del THC è l’interruzione della memoria a breve termine. Ciò significa che sarà più difficile formare nuovi ricordi, mentre si è sotto l’effetto psicoattivo. Il THC danneggia anche il consolidamento della memoria da breve termine in memoria a lungo termine. Questo rende difficile ricordare quello che è successo durante l’effetto, anche dopo che esso svanisce.

Ma il THC non altera la capacità di richiamare le memorie esistenti. Quindi i consumatori saranno in grado di ricordare comunque le cose come il loro nome e dove vivono, non importa quanto Thc si utilizzi. Per lo stesso motivo l’uso non porta alla perdita di memoria o demenza.

In realtà, per approfondire ulteriormente, gli esperti ritengono che il sistema endocannabinoide del corpo umano – un sistema biologico costituito da naturali simil-composti della Cannabis – sia atto a regolare la formazione della memoria. In particolare esso sembra funzionare come un filtro di sorta, impedendo al cervello il sovraccarico con memorie irrilevanti o inutili, un fattore che si rivede nell’interazione della Cannabis col corpo umano.

Dosaggio, Tolleranza e uso a lungo termine

Gli effetti del THC sulla memoria sembrano dipendere dalla dose , con dosi più alte si può avere un effetto più severo. Ma gli studi mostrano anche che gli utenti abituali tendono ad essere più tolleranti alla Cannabis ed ai suoi effetti.

Alcuni studi suggeriscono che il CBD può agire per ridurre i deficit di memoria attuati dal THC. Tuttavia, non basta la ricerca che ora esiste per dire con certezza se questo è vero.

Ma se il fatto che il THC altera la memoria può essere un motivo di preoccupazione, soprattutto in caso di uso cronico, tuttavia gli studi hanno trovato che i deficit di memoria in realtà sono meno evidenti, o talvolta assenti, negli utenti abituali. Ciò è probabilmente dovuto alla tolleranza che questi utenti sviluppano.

Inoltre i deficit di memoria non sembrano essere permanenti. Gli studi dimostrano che la funzione della memoria a lungo termine degli utenti torna alla normalità una volta che l’uso di Cannabis è stato fermato.

Utilità medica

Mentre la possibile compromissione della memoria può essere un aspetto negativo per la maggior parte dei consumatori di Cannabis, il THC potrebbe aiutare alcune persone facendo dimenticare brutti ricordi.

Gli studi dimostrano che il sistema endocannabinoide è direttamente coinvolto nell’estinzione dei ricordi negativi. Agendo sul sistema endocannabinoide, il THC è stato dimostrato poter facilitare questa estinzione.

Di conseguenza si è studiato che si potrebbe utilizzare il THC nel trattamento di disturbi d’ansia come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Gli esperti, inoltre, ritengono che la Cannabis possa aiutare i pazienti con PTSD ad affrontare i ricordi traumatici migliorando la loro capacità di dimenticare e superare questi traumi.

 

Fonte: LeafScience

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