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Riportiamo la notizia apparsa e poi precisata sul giornale online TorinoOggi.it , lasciando a ciascuno la possibilità di trarre le proprie conclusioni:

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“Nel corso della mattina odierna, i militari della Stazione Carabinieri di Caselle, a seguito di mirata attività investigativa, hanno arrestato in flagranza di reato S.R., impiegato, incensurato di 26 anni.

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L’uomo, residente a Caselle, durante la perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di ben 136 piante marijuana, alte da 10 a 350 centimetri, coltivate nel proprio giardino.

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Durante la perquisizione, i militari hanno anche sequestrato un bilancino elettronico di precisione e 1.350 euro, presunto provento dell’attività di spaccio.

Terminate le formalità di rito, il giovane è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.”

 

Questa la notizia apparsa ieri sul quotidiano torinese.

Oggi, la precisazione clamorosa:

“In merito all’articolo apparso ieri dal titolo “Caselle, trovato in casa con 136 piante di marijuana: agli arresti domiciliari”, precisiamo quanto segue da parte di Claudio Sclaverano: “In qualità di familiare, voglio segnalare l’assoluta falsità di quanto dichiarato, in quanto si tratta di piante di canapa ad uso industriale e non di marijuana”.

“Le piante sequestrate dai carabinieri – prosegue Sclaverano – sono oggetto di analisi per attestare l’assenza del principio attivo illegale. I semi della piantagione sono stati acquistati regolarmente da AssoCanapa, sigla dell’associazione denominata Coordinamento Nazionale per la Canapicoltura in Italia”.

I carabinieri dichiarano che attendono di avere conferma che si tratti di marijuana o meno, visto che le piante sono molto simili, e precisano che il P.M. ha disposto gli arresti domiciliari perché la persona non era in possesso della documentazione prevista.”

 

Perquisizione, accusa di spaccio, arresto preventivo, domiciliari, articoli sui quotidiani, denuncia della polizia, e chissà quali altre ripercussioni (lavoro, ecc..): tutto questo semplicemente per delle piante, tra l’altro legali.

Basterà l’accusa di non aver la documentazione necessaria che comunque per legge è richiesta? Le analisi daranno problemi?

E’ necessario esporre una persona a questa situazione oppure secondo voi occorrerebbe premere uniti per una riforma completa su tutta la cannabis, senza distinzioni?

Le domande sono tante, ci auguriamo ognuno possa trovare una risposta coerente.

 

FONTI:

http://www.torinoggi.it/2017/08/22/mobile/leggi-notizia/argomenti/attualita-8/articolo/precisazione-a-proposito-delle-136-piante-di-marijuana.html

 

http://www.torinoggi.it/2017/08/21/leggi-notizia/argomenti/cronaca-11/articolo/caselle-trovato-in-casa-con-136-piante-di-marijuana-per-lui-arresti-domiciliari.html

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