Siamo sempre in prima linea nella diffusione di studi scientifici innovativi che riguardano la cannabis, e ci sorprende piacevolmente vedere anche studi italiani emergere nel panorama internazionale, seppur come sempre la stampa italiana “di livello nazionale” tenda spesso a non diffondere tali informazioni.
Secondo un nuovo studio i cannabinoidi possono attenuare (ridurre gli effetti) iperattività e perdita di peso corporeo nell’anoressia.
Lo studio, pubblicato dal British Journal of Pharmacology, è stato diffuso online da parte del National Institute of Health .
“L’anoressia nervosa (AN) è una condizione psichiatrica grave caratterizzata da eccessiva perdita di peso corporeo e disturbate percezioni di forma del corpo e della dimensione, spesso associata ad un eccesso di attività fisica”, afferma l’astratto dello studio.
“Non ci sono attualmente efficaci terapie farmacologiche correlate per questa malattia e questo porta ad alto tasso di recidiva. I dati clinici suggeriscono che una terapia promettente per il trattamento e per ridurre il ripetersi della situazione può essere basata sull’uso di farmaci che colpiscono il sistema endocannabinoide [come i cannabinoidi], che appare disregolato in questi pazienti “.
Con questo in mente, lo studio “ha esaminato se i cannabinoidi agonisti possono modificare in modo efficace i comportamenti anoressici ed i cambiamenti neuroendocrini nei ratti sottoposti ad un regime di ABA ripetuto al fine di simulare la condizione umana in cui i pazienti sono sottoposti ripetutamente al ciclo di recupero ed alla malattia.”
Secondo i ricercatori; “I nostri dati dimostrano che il trattamento subcronico con entrambi i recettori CB1 / CB2 con il naturale Δ9-tetraidrocannabinolo ed anche con i recettori sintetici CB1 / CB2 con l’agonista CP-55.940 hanno ridotto significativamente la perdita di peso corporeo e l’attività nella ruota nei ratti ABA. Questi effetti comportamentali sono stati accompagnati da un aumento della leptina ed una diminuzione dei livelli plasmatici di corticosterone “.
Lo studio conclude affermando che; “Nel loro insieme, i nostri risultati dimostrano ulteriormente il coinvolgimento del sistema endocannabinoide nell’anoressia fisiopatologica e che le strategie che modulano la segnalazione endocannabinoide sono utili per il trattamento di questo disturbo, in particolare nei pazienti in cui l’iperattività fisica svolge un ruolo centrale nella sua progressione.”
Lo studio completo, condotto da ricercatori presso l’ Università di Cagliari in Italia, si può trovare cliccando qui .
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