Antonio Consalvo è un turista italiano che da oltre dieci mesi attende un processo chiuso dentro una cella con altri ottanta detenuti nello Sri Lanka.
Il suo arresto è avvenuto a causa del rinvenimento di una piccola quantità di cannabis che portava con sé durante uno scalo aereo che lo doveva riportare in Italia.
Le condizioni della detenzione sono descritte come degradanti soprattutto per la carenza di igiene e di cibo che non viene fornito dall’organizzazione carceraria facendo dipendere i detenuti da un sostegno esterno che nel caso di Antonio si riduce all’aiuto dell’avvocato che sta seguendo il suo caso.
Di ieri è la notizia che la madre è finalmente riuscita a incontrarlo nel carcere ma permane l’attesa di notizie precise circa la data del processo che dovrà sostenere e l’eventuale aiuto di cui può avre bisogno.
Il caso viene seguito soltanto da un paio di testate giornalistiche e l’Associazione FreeWeed reputa che il caso di Antonio Consalvo sia degno di maggiore attenzione tanto da parte dei Media quanto da parte delle Associazioni Antiproibizioniste italiane e dei singoli attivisti.
Viste le diverse opportunità di mobilitazione che si possono mettere in atto, dalla raccolta di firme al mail bombing delle competenti autorità italiane e srilankesi sarebbe necessario acquisire maggiori informazioni e soprattutto contattare e concertare l’eventuale strategia con parenti , amici ed avvocati che già stanno lavorando in tal senso.
Ci auguriamo che il nostro appello venga ascoltato ed amplificato.
di Luther Blissett
450 Visualizzazione Totali, 1 Visualizzazioni di Oggi
No responses yet