Si è svolta, oggi, alla Camera dei Deputati la discussione parlamentare sul nuovo DDL “Cannabis Legale”, ormai inerente solo le condotte ad uso medico, strettamente regolate dallo Stato; la notizia è che la coltivazione personale (seppur relegata ad uso terapeutico) non è stata introdotta nella legge solo per 11 voti nella prima votazione e 9 voti nella seconda, a voto segreto.
La Discussione Parlamentare si apre con l’intervento di Michela Rostan, di Articolo1, la quale subito presenta i punti ambigui della legge, la necessità di introdurre condotte non punibili per quanto riguarda la coltivazione personale, sostenendo però il monopolio centrale dello Stato sulla eventuale vendita. Queste proposte sono introdotte dal Partito Politico tramite emendamenti che in seguito verranno discussi (e bocciati).
La discussione prosegue con l’intervento dell’On. Benedetto Francesco Fucci del Gruppo Misto Direzione Italia, il quale, dal canto suo, e solo nelle sue teorie, espone che il testo presentato oggi sia migliore addirittura di quello presentato all’inizio dall’intergruppo, chiudendo palesemente all’uso ricreativo ed alla coltivazione personale, per lui condotte distinte e da punire diversamente; l’Onorevole perfino si spinge a parlare, nel 2017, di dipendenza da cannabis, solo al fine di sostenere la sua discutibile tesi.
L’intervento prosegue con la negazione (parere contrario) del Partito Democratico sugli emendamenti presentati all’Articolo 1 del disegno di Legge (che volevano introdurre la coltivazione personale), mentre il Movimento 5 Stelle si ritiene favorevole, tranne per alcuni emendamenti (complessi ed ambigui), mentre il Governo si espone CONTRARIO, seguendo il parere della Portavoce Miotto.
Segue votazione ai primi emendamenti, 1.6 1.7 , con esito contrario.
Riprende l’intervento con il gruppo Articolo1 che espone, nuovamente e giustamente, la situazione assurda venutasi a creare sulla proposta di legge e sulla situazione italiana attuale reale per i cittadini.
Segue l’intervento di Daniele Farina, di Sinistra Ecologia e Libertà, ricordando la situazione internazionale sulla legalità della cannabis, ricordando i passi avanti di altri paesi e chiudendo attaccando la legge, esponendo che essa è solo una semplice conversione di decreti precedenti già attivi.
L’intervento successivo di Vittorio Ferraresi , del Movimento 5 stelle, ha esposto le criticità dell’intergruppo, le doppie strade percorse, e la triste fine che sta per fare il DDL che avrebbe dovuto impostarsi in modo differente a livello di basi (autoproduzione), invitando ad inserirlo nel testo.
Il governo si espone in modo contrario, le commissioni anche: Segue votazione:
Dopo la bocciatura degli emendamenti, riprende l’intervento Vittorio Ferraresi, che espone le possibili eventuali entrate fiscali per lo Stato ITaliano, che potrebbero diventare le “coperture economiche” che sta cercando; in chiusura ricorda che gli emendamenti successivi saranno per introdurre l’autoproduzione e ripristinare il testo originale, sottolineando come alcuni membri del PD abbiano votato ora in aula al contrario rispetto a quanto esposto a livello mediatico, citando l’On. Giuditta Pini (ricordiamo la vicenda..).
Segue intervento dell’On. Adriano Zaccagnini di Articolo1, esponendo come la situazione necessiti di un cambio di mentalità sulla situazione.
Nuovamente il Movimento 5 Stelle, con l’intervento dell’On Vincenzo Caso, prova ad esporre i dati corretti sulla legalizzazione ricavati da esperienze di altri paesi nel mondo.
Interviene il Partito Democratico, nella figura dell’On. Giachetti, che espone alcune criticità del suo gruppo parlamentare, ricordando che si parlava prima di legalizzazione e non liberalizzazione, e che il Partito avrebbe dovuto gestire diversamente il tema in aula; l’intervento si chiude esponendo che gli eventuali accordi precedenti erano frutto solo di accordi personali e non di partito e pertanto la scelta rimaneva a ciascuno, tentando di giustificare la sua votazione che però segue l’indicazione del gruppo, a suo dire a livello democratico, seguendo una decisione presa dal suo schieramento politico.
Riprende l’intervento l’Onorevole Enrico Corsaro del Gruppo Misto Direzione Italia il quale espone le criticità degli eventuali passaggi della norma, con un intervento complicato ed inestricabile.
Segue l’intervento dell’On. Matteo Mantero, del Movimento 5 stelle, che attacca ancora, giustamente, la scelta di non approvare la coltivazione ad uso personale.
Segue l’intervento dell’On Mario Marazziti di Democrazia Solidale, facendo un excursus in difesa del Vaticano.
Segue l’intervento dell’On Gian Luigi Gigli di Democrazia Solidale, riprendendo l’excursus precedente.
L’intervento dell’On. Giuseppe Civati di Sinistra Italiana espone la necessità di esporre il proprio pensiero chiaramente, soprattutto di fronte agli elettori, schierandosi per la coltivazione personale.
Riprende l’intervento l’On Filippo Fossati, di Articolo1, il quale rapidamente supporta la necessità di una vera e reale discussione sul tema a livello parlamentare.
L’Onorevole Giuseppe Brescia del Movimento 5 stelle sottolinea, nel suo intervento, la colpevolezza di chi votando contro la coltivazione oggi favorisce la criminalità organizzata. Anche l’On. Davide Crippa, Movimento 5 stelle, espone i doppiogiochisti presenti in parlamento.
Segue l’intervento dell’On. Ileana Argentin, del Partito Democratico, che sostiene la necessità della norma medica, solo a livello medico, esclusivamente.
L’intervento dell’On Matteo Dall’Osso, Movimento 5 stelle, espone la necessità del PD di votare nel merito seriamente, senza seguire le indicazioni del Partito.
Segue l’intervento dell’On. Maurizio Bianconi, gruppo misto, con un intervento pulito ed onesto sul tema, esponendo i benefici di una vera legalità sulla situazione.
L’intervento dell’On Mattia Villarosa , Movimento 5 stelle, espone nuovamente l’importanza degli accordi precedenti, sostenendo il tema della legalizzazione.
L’On. Paolo Bernini, del Movimento 5 stelle, espone i paradossi della legge italiana.
Governo e Commissioni si esprimono contrarie agli emendamenti (che erano per la coltivazione personale).
La votazione da esito negativo, le proposte di coltivazione personale vengono respinte nuovamente.
Riprende la discussione con l’intervento dell’On Walter Verini, del Partito Democratico, che espone che la legge precedente, quella poi variata, avrebbe dovuto essere contro “la cultura dello sballo”.
Risponde L’On. Vittorio Ferraresi del Movimento 5 stelle, esponendo la sicurezza personale dell’uso di cannabis rispetto ad altre sostanze, evidenziando l’incoerenza del Partito Democratico.
Segue l’intervento dell’On. Adriano Zaccagnini, di Sinistra Italiana, che espone la necessità dell’applicazione di una reale riduzione del danno, legalizzando le condotte personali.
Segue intervento dell’On. Mattia Villarosa , Movimento 5 stelle, contestando le affermazioni precedenti del Partito Democratico.
Segue l’intervento dell’On. Maurizio Bianconi, gruppo misto, esponendosi per la libertà.
Segue l’intervento dell’On Paolo Bernini del Movimento 5 stelle, attaccando il Partito Democratico.
La votazione agli emendamenti a favore della coltivazione personale vengono RESPINTI dalla Camera dei Deputati.
La discussione riprende con l’intervento dell’On. Daniele Farina, che espone la necessità di una riforma possa collimare contro qualche interesse specifico.
Segue l’intervento dell’On Enrico Baroni, del Movimento 5 stelle, che ricorda l’anacronismo di questa discussione, dove è necessario arrivare rapidamente ad una reale regolamentazione.
Segue l’intervento dell’On. Giuditta Pini, del Partito Democratico, che tenta di giustificare la posizione del suo partito scaricando le colpe su altri.
Segue l’intervento dell’On. Adriano Zaccagnini, Sinistra Italiana, che attacca nuovamente le decisioni prese dal Partito Democratico.
Segue l’intervento dell’On Vittorio Ferraresi, esponendo la posizione del Movimento 5 stelle sulla legge in discussione, sempre favorevole all’autoproduzione personale.
Riprende l’intervento l’Onorevole Enrico Corsaro del Gruppo Misto Direzione Italia, esponendo le criticità della legalizzazione della cannabis cosi come si vorrebbe introdurre negli emendamenti.
Segue votazione:
L’aula si esprime contro gli emendamenti.
Riprende la discussione l’On. Andrea Maestri, di Sinistra Italiana, che espone nuovamente la situazione attuale reale del commercio illecito della cannabis.
Segue intervento dell’On. Vittorio Ferraresi, che sottolinea la necessità di intervenire realmente sul tema, senza rinviare o far passare decreti a metà.
Segue votazione emendamento 1.04
Parere NEGATIVO.
Segue votazione emendamenti 1.1:
PARERE NEGATIVO.
Segue votazione emendamenti 1.2 1.3 1.13:
PARERI NEGATIVI.
Finora tutti gli emendamenti sono stati respinti. Il testo rimane come presentato.
Si espone Forza Italia, chiedendo di ragionare sulla votazione in corso ora.
Segue votazione emendamento 1.4:
VOTAZIONE NEGATIVA
Seguono votazioni simili per bocciare gli emendamenti 1.5 e 1.51
Riprende la discussione con un emendamento del Movimento 5 stelle per introdurre la coltivazione personale esclusivamente per uso terapeutico dimostrato, come esposto dall’On Matteo Mantero.
Segue l’intervento dell’On Daniele Farina, Sinistra Italiana, che espone la necessità di trovare alternative alle coperture sanitarie, rendendo non punibili i pazienti che coltivano cannabis per uso personale terapeutico.
Interviene l’On Paolo Sisto di Forza Italia, esponendo che questo emendamento tecnicamente legalizzerebbe la cannabis, dicendosi contrario.
Segue intervento del Partito Democratico con l’On. Maria Amato, che espone la necessità per i pazienti di avere un “farmaco” e dunque una cosa diversa da una pianta coltivata (ecco che escono i rischi che esponiamo da diversi anni! NDR), esponendosi contro questo emendamento.
Segue l’intervento dell’On Gian Luigi Gigli di Democrazia Solidale, parlando di questo emendamento come una strumentalizzazione sui malati per introdurre la “cultura dello sballo”.
Interviene l’On. Roberto Giachetti, del PD, per ricordare che si sta andando su un discorso errato, difendendo i pazienti ed i cittadini.
Chiude l’intervento L’On Giovanni Paglia, Sinistra Italiana, per sostenere l’emendamento.
Interviene il Partito Democratico , con l’On Donata Lenzi, contro l’emendamento che depenalizzerebbe la cannabis.
Interviene il Movimento 5 stelle con Brescia per attaccare il PD, che non lascia esprimere i parlamentari del suo schieramento.
Chiude Vittorio Ferraresi , 5 stelle, a supporto dell’emendamento.
Segue votazione, respinta per pochi voti. (11 voti mancanti per la maggioranza!)
Dopo la VOTAZIONE NEGATIVA per qualche voto, riprende la discussione parlamentare.
Si voterà ora l’emendamento che inserirebbe la coltivazione personale per uso terapeutico: è chiesto il voto segreto.
L’On. Matteo Mantero riprende il discorso parlando di utilità terapeutica degli emendamenti proposti.
C’è molta tensione in aula ed il discorso viene interrotto molte volte.
Interviene l’On Margherita Miotto, sottolineando che il malato chiede un farmaco , non una pianta (si torna sempre nell’errore originale, che da diverso tempo sottolineiamo).
Interviene l’Onorevole Argentin ricorda che non vi è piacere di “accannarsi” ma la necessità di un prodotto farmaceutico, ribadendo la posizione del Partito Democratico.
Segue intervento dell’On. Daniele Farina, un intervento mirato ad esporre che si parla di fiori , semplici fiori, fatti da piante e da semi. Il migliore intervento della giornata, contro questo sistema fintamente a favore del paziente.
Segue votazione, l’emendamento viene respinto per una manciata di voti. (servivano 9 voti per la maggioranza)
Riprende la discussione e l’intervento dell’On Paola Binetti , UDC Unione di Centro, si espone chiaramente contro la cannabis ricreativa ed a favore della cannabis ad uso medico esclusivo.
La Camera approva l’emendamento a favore della cannabis solo ad uso medico:
Riprende la discussione l’On Raffaele Vignani, Alternativa Popolare, per esprimersi contro la legalizzazione della cannabis.
La Camera respinge i successivi tre emendamenti:
La discussione riprende con il voto positivo per emendamenti a favore dell’uso esclusivamente medico della Cannabis:
La discussione prosegue con gli emendamenti all’ARTICOLO 3 della Proposta di Legge.
Gli emendamenti proseguono le votazioni in modo confuso, tipico della confusionaria democrazia italiana parlamentare.
L’On. Giovanni Monchiero, come tutti i suoi interventi, si espone contro la legalizzazione della cannabis ed a favore del “farmaco cannabis”.
La Camera, nelle votazioni, respinge emendamenti volti a modificare radicalmente il testo, e si prosegue sulla falsa riga del testo a firma Partito Democratico.
Riprende la discussione parlamentare e l’On Paola Binetti si espone a favore della norma ad uso terapeutico, e vuole chiudere la normativa su se stessa, per aver sicurezza che rimanga ad uso esclusivamente terapeutico.
L’On Miotto espone la situazione attuale sulla cannabis ad uso esclusivamente terapeutico.
Interviene l’On Francesco Fucci, Direzione Italia, concordando sulla chiusura della norma solo ad uso terapeutico.
Segue l’intervento dell’On Binetti, che ribadisce l’utilità della norma solo ad uso medico relegato su stretti controlli.
L’on Domenico Menorello, gruppo misto, espone l’emendamento in corso di votazione, per certificare la distribuzione e la ricetta medica.
L’On Gigli, sostiene la sua posizione volendo relegare l’uso solo ad uso medico.
Seguono votazioni.
La Camera respinge gli emendamenti:
Riprende la discussione con l’intervento del Movimento 5 stelle, a favore di migliori specifiche nella nuova legge.
Da questo momento si discutono esclusivamente le specifiche relative al nuovo DDL “Farmacoligopolio”, ormai la parte “coltivazione personale” è stata definitivamente tolta dalla discussione.
Si prosegue rapidamente con votazioni conformi al volere del governo, che tendono a chiudere la norma lasciando invariato il testo base della Relatrice del Partito Democratico Margherita Miotto.
La Camera respinge gli emendamenti atti a cambiare il testo:
Seguono interventi relativi a chi dovrà svolgere i controlli sull’effettivo uso terapeutico, interviene il Movimento 5 stelle con L’On. Matteo Mantero, favorevole a maggiori specifiche da inserire nella legge, che vengono respinti, in modo da non variare il testo.
Segue intervento dell’On Gigli, Democrazia Solidale, esponendosi in favore di maggiori restrizioni sulla cannabis, tra le quali il controllo sulla distribuzione esclusiva. Si cerca di andare contro al Farmacoligopolio, ma è ovviamente una sceneggiata, subito fermata nei voti.
Infatti, l’articolo 6, decisivo per la creazione del Farmacoligopolio viene APPROVATO DALLA CAMERA, con OLTRE 100 ASTENUTI.
La discussione e le votazioni degli emendamenti proseguono in linea, mantenendo il testo base del Partito Democratico.
Addirittura ci si trova tutti d’accordo in alcuni emendamenti all’articolo 7, ormai è tornata la tranquillità in aula (solo in aula)
La Camera prosegue la discussione, senza modificare il testo base a firma Margherita Miotto.
La discussione parlamentare prosegue con la votazione degli emendamenti, senza modificare il testo base del Partito Democratico.
Ora il provvedimento è ufficialmente composto, e valutati gli emendamenti.
La convocazione della Camera dei Deputati per la VOTAZIONE FINALE DELLA LEGGE E’ FISSATA PER DOMANI, GIOVEDI 19 ottobre 2017 alle ore 8.30
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