Regione Lombardia: Si all’erogazione di Cannabis per scopo terapeutico tramite SSR

Progetto FreeWeed - Legalizzazione Cannabis

Regione Lombardia: dal Pirellone il (primo) sì alla Cannabis per scopi terapeutici

Un primo passo storico, una svolta ed un’apertura difficilmente immaginabili prima di mercoledì sera.

E’ “passato”, a larga maggioranza da parte del consiglio regionale, un ordine del giorno del Movimento cinque stelle che chiedeva alla regione Lombardia di riconoscere l’uso dei farmaci a base di cannabis a fini terapeutici in alcuni centri convenzionati e ad avviare una sperimentazione per il trattamento di malattie come Sla e sclerosi multipla.

Il testo, che è stato discusso in aula nell’ambito della riforma della sanità, ha ottenuto consensi ampissimi, molti dei quali anche a sorpresa. A dire sì, ad esempio, è stato anche il governatore leghista, Roberto Maroni, che – a quanto risulta dalla votazione elettronica – è d’accordo con l’utilizzo della cannabis per curare alcune malattie.

Nello stesso ordine del giorno veniva chiesto che la spesa per i farmaci fosse a carico del servizio sanitario regionale: richiesta anche questa accolta.

Dalla parte del NO, quasi tutto il centrodestra: da Ncd a Forza Italia, passando per fratelli d’Italia e Fuxia people.

Il risultato finale della votazione vede però stra-vincere il SI, con un netto 53 a 13.

Anche se ancora non vi è la necessaria apertura per quanto riguarda l’utilizzo a casa, nel proprio domicilio, e l’autocoltivazione personale, che renderebbe l’accesso terapeutico ancora più semplice e meno costoso per lo Stato e per i cittadini, riteniamo che questo sia un enorme passo avanti verso la determinazione di diritti fondamentali di libertà di cura.

 
Ecco il testo completo dell’Ordine del Giorno
 
Il testo dell’ordine del giorno

Oggetto: Erogaizone dei medicinali e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche in Regione Lombardia

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Premesso che

Sotto proposta del Movimento 5 Stelle, 18 settembre 2014 il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e Roberta Pinotti, ministro della Difesa, hanno sottoscritto un protocollo che ha dato il via per la coltivazione di cannabis a fine terapeutico che sarà gestita dallo stabilimento chimico militare di Firenze.

 

Considerato che

 

Il 9 giugno 2015 la Regione Piemonte ha approvato il progetto di legge “Uso terapeutico della canapa (cannabis). Disposizioni organizzative e modalita’ di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalita’ terapeutiche nell’ambito del servizio sanitario regionale e promozione della ricerca e azioni sperimentali prodromiche alla produzione da parte di soggetti autorizzati” con il quale la Regione Piemonte riconoscere il diritto di ogni cittadino a ricevere cure a base di cannabis e principi attivi cannabinoidi. L’uso della cannabis dovrà essere prescritto dai medici e la sua distribuzione avverrà tramite le farmacie. Potranno usufruirne le persone che hanno dolori neuropatici cronici, sclerosi multipla o Sla, sulle quali non funzionano le terapie standard con gli antinfiammatori. A quel punto il dottore potrà considerare l’uso della terapia con i cannabinoidi e potrà prescriverla. La cura sarà a carico del sistema sanitario regionale. Una soluzione quella del Piemonte che va incontro ai malati che altrimenti dovrebbero spendere 30 euro per ogni grammo consumato quotidianamente nei circa 90 giorni di durata della terapia.

 

 

 

Considerato inoltre che

 

Oltre alla recente scelta del Piemonte, le altre Regione che hanno introdotto dei provvedimenti che riguardano l’erogazione di medicinali a base di cannabis sono nove: Puglia, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia, Umbria. Le normative regionali convergono tutte nel disciplinare l’erogazione dei medicinali a carico dei propri Servizi sanitari regionali (SSR).

Evidenziato che

 La marijuana a scopo terapeutico è un antiossidante molto più potente della vitamina C e della vitamina E. Le qualità neuro protettive di CBD e THC sono attribuibili anche alle loro proprietà anti infiammatorie insieme alle proprietà anti-eccitossici.

Evidenziato inoltre che

 Una conferma dell’efficacia della cannabis nell’alleviare i sintomi della sclerosi multipla arriva dal congresso congiunto ACTRIMS/ECTRIMS, le società americana ed europea per lo studio della malattia. La spasticità è fra i sintomi che compromettono la qualità di vita di questi pazienti; più spesso, almeno inizialmente, interessa gli arti inferiori «è una questione di probabilità – spiega Letizia Leocani dell’Istituto di neurologia sperimentale dell’Ospedale San Raffaele di Milano, uno degli autori dello studio presentato al congresso -. Più lunghe sono le vie nervose e più facile è che la malattia le colpisca». Si era già dimostrato che i cannabinoidi sono efficaci nel migliorare i sintomi lamentati dai pazienti, tanto è vero che il loro impiego è già stato approvato in numerosi Paesi, inclusa l’Italia.http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/14_settembre_13/sclerosi-multipla-cannabis-conferma-poter-alleviare-sintomi-42b1a946-3b41-11e4-9b9b-3ef80c141cfc.shtml

 

 

 

INVITA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA, LA GIUNTA E L’ASSESSORE COMPETENTE

 

    • A riconoscere l’erogazione di farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche ;
    • La spesa per i farmaci di cui sopra sia a carico del servizio sanitario regionale ;
    • Avvii, nell’immediato una sperimentazione in Lombardia presso  i centri che trattano i pazienti affetti da SLA e sclerosi multipla.

 

I Consiglieri Regionali

Luglio 2015

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