Articolo di James McClure
Le iniziative in atto per la legalizzazione permetteranno alle persone di coltivare Cannabis in casa per uso personale? E’ una domanda a cui gli attivisti ed i legislatori canadesi e americani (e non solo N.D.R.) dovranno rispondere mentre si muovono verso la fine della proibizione dell’uso di cannabis.
Dei quattro Stati in cui è avvenuta la legalizzazione solo 3, Colorado, Oregon e l’Alaska hanno consentito ai residenti di crescere la propria cannabis direttamente in casa. Ma lo Stato di Washington non lo ha permesso.
Nel frattempo, la città Washington DC (la Capitale degli USA) sta permettendo l’auto-coltivazione in casa, mentre il distretto continua a lottare contro il Congresso sulla tematica della legalizzazione.
Il Canada e gli altri stati americani stanno considerando la legalizzazione, senza dubbio, mentre monitorano la situazione in ogni distretto legale rimuginando sui regolamenti da attuare.
Come abbiamo sempre fatto e come continueremo a fare, noi siamo favorevoli all’autoproduzione, ed abbiamo sempre elencato i motivi per cui dovrebbe essere autorizzata e legale l’autoproduzione. Oggi stiamo guardando il rovescio della medaglia del dibattito. In questo caso, però, non stiamo solo con gli argomenti dei fedeli sostenitori pro-legalizzazione. I primi due argomenti per limitare l’auto-coltivazione provengono dalle forze dell’ordine che sono generalmente contrarie. l’altro prende un approccio più lento per l’introduzione della crescita casalinga nei mercati legali.
1. L’accusa del “maggior accesso ai minorenni” – il falso mito
La Canadian Police Association(CPA), dice che crescere alcune piante nel vostro giardino può essere conveniente, ma potrebbe anche rendere la marijuana più accessibile ai vostri figli. Michael Gendron, portavoce della comunicazione della CPA, ha detto che l’autocoltivazione dovrebbe essere limitata ai pazienti per la marijuana medica.
Eppure i dati a disposizione dicono che l’accesso ai minori negli Stati in cui è stata regolamentata anche l’autoproduzione a livello ricreativo hanno segnalato una diminuzione del consumo tra minorenni.
2. No autoproduzione così da sostenere il mercato regolamentato
Lasciare che le persone crescano la propria cannabis in casa può minare il mercato regolamentato, secondo Jim Gerhardt, Vice Presidente della Colorado drug Investigators Association. Il 10 febbraio, Gerhardt ha discusso sulla legalizzazione con i legislatori del Massachusetts , che stanno esaminando la questione davanti all’iniziativa per la cannabis sulla scheda elettorale già programmata per il prossimo novembre.
“I coltivatori casalinghi possono produrre un sacco di marijuana e possono certamente venderla per meno prezzo dei dispensari [con licenza],” ha detto.
Tuttavia, il mercato della cannabis in Colorado ha fatto poco meno di un miliardo di dollari nel 2015 . Così la coltivazione in casa non sembra essere così minacciosa per il mercato regolamentato.
Anzi, al massimo si potrebbe anche limitare il mercato nero, discutono i canadesi analisti di politica del partito liberale, dando alle persone un basso costo ed una alternativa legale al mercato regolamentato.
3. Un approccio pragmatico alla legalizzazione – rinunciare oggi per ottenere domani?
Solo uno dei quattro stati legali americani in cui è avvenuta la legalizzazione vieta la coltivazione in casa. Nello stesso momento,però, un nuovo approccio politico di Washington ha sviluppato l’iniziativa elettorale per legalizzare la cannabis, ma la coltivazione in casa non è stata inclusa nel regolamento.
Ma gli attivisti, i media, gli avvocati ed i residenti erano avversi all’auto-coltivazione? No, secondo Sam Méndez, direttore esecutivo della Law & Policy Progetto Cannabis presso l’Università di Washington School of Law. Ha detto a Civilized che il divieto di coltivazione in casa era la scelta più pragmatica della politica:
E’ stata una scelta pragmatica, a fronte dei risultati rischiosi avvenuti in altre votazioni in altri stati.
Col senno di poi, Méndez pensa che i regolamenti di Washington avrebbero potuto essere più audaci:
“Probabilmente l’iniziativa avrebbe potuto includere l’autocoltivazione e sarebbe passata comunque”
Egli ha anche detto che l’autoproduzione sarà aggiunta alle leggi di Washington durante il percorso politico/legislativo.
FONTE: CIVILIZED
NDR: Note della Redazione: L’Associazione FreeWeed è fortemente convinta che un cambio sociale e legislativo vero sulla tematica cannabis possa avvenire solo partendo dalla regolamentazione dell’autoproduzione personale di cannabis e dallo svincolare, da qualsiasi sanzione, l’uso personale.
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