E’ arrivato sul tavolo del Ministero della Salute un parere del Consiglio Superiore della Sanità sulla cannabis, ed è di quelli da lasciare senza parole: “non è un farmaco, non è stata sottoposta ai controlli dell’Ema o dell’Aifa e non può quindi considerarsi una cura”.
Inoltre “non ci sono sufficienti studi e trial che hanno testato le reali capacità antidolorifiche e per questo motivo occorre una sperimentazione”.
Secondo il parere emesso dalla V sezione del Consiglio superiore di sanità dunque non ci sarebbero abbastanza evidenze scientifiche per definire la cannabis come curativa, nonostante mezzo mondo ed oltre ne attesti l’evidenza e le incredibili qualità terapeutiche.
E tutto questo suona come una orrenda beffa mentre il sistema sanitario sotto il regime del farmacoligopolio continua a tenere controllata la cannabis in esclusiva per le farmacie ed in esclusiva di produzione (nazionale o estera – tramite bandi).
Forse però è proprio questo l’intento: evidenziare negativamente le qualità della cannabis per poterla ulteriormente mantenere sotto controllo con la scusa abile ed agile delle “sperimentazioni”.
Geniale. Di fatto siamo in Italia mica per niente.
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