Il giorno dei lavori è arrivato.
Ora chi, per mesi, ha insistito con il “dovremmo tutti sostenere questo DDL”, si troverà di fronte all’evidenza più clamorosa.
Nelle commissioni riunite, infatti, si stanno rivedendo i 1300 emendamenti presentati (anche dagli stessi membri dell’intergruppo) che andrebbero a cambiare decisamente il testo originale del DDL (che già presentava delle imperfezioni gravi – come la comunicazione al monopolio) togliendo definitivamente la coltivazione personale dalla proposta di legge in oggetto.
Questo avverrà in barba alle firme raccolte l’anno scorso, le quali sostenevano la necessità di una liberalizzazione.
Questo avverrà per compiacere il mercato medico che si sta sviluppando; secondo voi sarà il governo a frenare l’espansione economica sul piano medico, che sta fruttando cosi tanto ad amici di amici e consulenti farmaceutici?
Una legge che potrebbe passare cosi come scritta in 48 ore, invece viene tenuta galleggiante per convincere gli indecisi e gli estremisti (come noi) che: “meglio qualcosa che niente”, e cosi vareranno, forse, una delle leggi più discriminanti per i consumatori, pari solo alla Fini-Giovanardi.
Differenze tra consumatori che partono dalla testa del sistema: forse è tempo di riflettere sul perchè vogliono controllare un fiore, fingere di stabilizzarlo, gammarlo, selezionarlo, per poi distribuirlo in regime di monopolio farmaceutico statale, in barba ai bisogni del cittadino e fregandosene degli studi scientifici, e persino ignorando le audizioni pubbliche che sono avvenute nel giugno 2016.
Ecco lo schema delle discussioni odierne nelle commissioni.
Rimaniamo in attesa di aggiornamenti, pronti a diffonderli criticamente, come sempre, perchè la libertà delle persone non è oggetto di discussione e non dovrebbe mai essere messa ai voti.
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2 Responses
Lo stato italiano è mafioso
Nn possiamo accettare che l autocoltivazione resti illegale. Non procureremo mai danno alle mafie così. A già lo sto italiano è mafioso…