Nuovo Studio: La Cannabis può potenzialmente aiutare i pazienti contro il cancro

Secondo i dati esposti in una recente relazione, i ricercatori ritengono che la cannabis potrebbe contribuire a trattare il cancro, così come una serie di sintomi correlati.

In uno studio pubblicato il 17 marzo sulla rivista JAMA Oncology , gli esperti della University of Massachusetts Medical School e Alpert Medical School della Brown University hanno osservato diversi benefici potenziali per i pazienti oncologici che fanno uso di cannabis a scopo medico.

“La Cannabis in oncologia potrebbe avere il potenziale per l’uso come antiemetico, per il dolore oncologico refrattario, e come agente anti-tumorale”, hanno scritto i ricercatori.

I ricercatori hanno trovato la cannabis utile anche contro i sentimenti di nausea, dolore, e altri sintomi correlati al cancro e la malattia indotta dalla chemioterapia.

Un esame di 36 pazienti affetti da cancro ha trovato che l’uso di THC ha alleviato il dolore in modo simile alla codeina, solo senza effetti collaterali  come i problemi respiratori.

“I cannabinoidi hanno un profilo di sicurezza favorevole se confrontato con altri farmaci analgesici” hanno scritto i ricercatori.

“Negli studi di cui sopra, il THC è stato visto ad essere più sedativo della codeina, ma a differenza degli oppioidi non è stato associato con la depressione respiratoria.”

Lo studio ha inoltre rilevato i benefici della cannabis in combinazione con il trattamento di chemioterapia:

“La cannabis è conosciuta per le sue proprietà antiemetiche, che la rendono un trattamento attraente per la nausea indotta da chemioterapia e vomito (CINV). È stato proposto che il THC possa trattare la nausea tramite vie riflesse emetiche agendo sui recettori situati nel nucleo del tratto a livello di postrema. È stato anche dimostrato che il THC inverte gli effetti agonisti del recettore 5-HT3, che normalmente inducono il vomito “.

I migliori risultati, tuttavia, hanno confermato il ruolo della cannabis nella contrazione dei tumori:

“Ci sono prove che suggeriscono che la cannabis può essere utilizzato come un potenziale trattamento chemioterapico. La segnalazione degli endocannabinoidi è aumentata in alcuni tessuti umani con neoplasie maligne se confrontato con il tessuto non cancerous, soprattutto nei tumori altamente invasivi, suggerendo che gli endocannabinoidi possono svolgere un ruolo nella crescita del tumore, rallentandolo efficacemente. “

Nonostante il numero di risultati positivi portati dallo studio, gli esperti ritengono che anche altri studi dovrebbero essere condotti per approfondire questa possibilità.

“E’ necessaria più ricerca in tutti i settori connessi con l’uso terapeutico della cannabis in oncologia”, hanno concluso, infatti, i ricercatori.

 

FONTE: JAMA ONCOLOGY

 

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