Consultazione pubblica a Malta
Il governo maltese ha lanciato la sua proposta per la legalizzazione dell’uso ricreativo della cannabis, che nella legislazione attualmente in vigore a Malta è considerato reato grave. Il premier Robert Abela, secondo quanto riporta il sito della tv pubblica TVM, ha specificato che la proposta – con varie alternative – autorizzerebbe il possesso di quantitativi di marijuana fino a 7 grammi e la coltivazione casalinga di un massimo di 4 piante. Prima di avviare la procedura di approvazione parlamentare, il governo ha presentato un Libro Bianco e lanciato una consultazione pubblica che durerà sei settimane. Attualmente il possesso di stupefacenti è punito con l’arresto immediato ed il rinvio a giudizio, con condanne carcerarie.
La proposta del governo legalizzerebbe completamente il possesso di piccole quantità, vietando quindi che la polizia possa più fermare, portare in commissariato ed interrogare chi le detenga. Resterebbe invece vietato e severamente punito lo spaccio. Scopo principale della consultazione pubblica, ha precisato Abela, è quello di determinare modalità e canali per la vendita legale della cannabis. Nella proposta è previsto che il consumo possa avvenire solo in abitazioni private e mai in presenza di minori. L’uso in pubblico verrebbe sanzionato con una multa di 233 euro.
“Non è accettabile che le persone che fanno uso di cannabis per uso personale siano processate in tribunale”, ha continuato a dire Abela.
Inoltre, gli adulti che sono in possesso di più di 7 grammi di cannabis ma meno di 28 grammi, purché la cannabis sia esclusivamente per uso personale, non saranno processati in tribunale ma saranno sottoposti a un tribunale udienza con un contributo amministrativo massimo di € 100.
Tra le altre proposte, Abela ha affermato che le persone la cui condotta è viziata a causa del possesso di piccole quantità di cannabis per uso personale, avranno ora il diritto di richiedere la rimozione di tali accuse dal loro foglio di condotta.
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