
Malta ha compiuto un passo storico nell’ambito della cannabis legale, concedendo le prime due licenze operative per le associazioni di marijuana nel paese. Le organizzazioni KDD Society e Ta’ Zelli sono le prime a ricevere queste licenze, permettendo loro di coltivare e distribuire cannabis in modo legale. Questo evento è particolarmente significativo in quanto Malta è diventata il primo paese europeo a legalizzare la cannabis ricreativa quasi due anni fa.
Secondo le leggi maltesi sulla cannabis, solo le “associazioni per la riduzione del danno da cannabis” possono coltivare e vendere cannabis in modo legale. Queste organizzazioni devono operare senza scopo di lucro, possono vendere solo i loro prodotti e non sono autorizzate a fare pubblicità o promuovere l’uso di marijuana in alcun modo. Prima di essere venduta, la cannabis deve essere testata dall’Autorità per l’Uso Responsabile della Cannabis (ARUC).
Il presidente esecutivo dell’ARUC, Leonid McKay, ha confermato durante una conferenza stampa che le prime licenze operative sono state concesse questo mese. McKay ha sottolineato che l’ARUC non regolerà i prezzi, ma questi dovranno essere competitivi con quelli del mercato illegale. L’obiettivo principale dell’iniziativa è allontanare i consumatori di cannabis dal mercato illecito, offrendo loro una fonte sicura e testata di cannabis di qualità.
Le organizzazioni no-profit autorizzate dovranno contribuire finanziariamente alla riduzione del danno. Il 5% del loro reddito totale sarà destinato all’ARUV per la riduzione del danno, mentre un ulteriore 10% sarà utilizzato per finanziare programmi educativi e progetti volti a ridurre l’uso di droghe.
La segretaria parlamentare per le riforme e l’uguaglianza, Rebecca Buttigieg, ha commentato che queste nuove licenze rappresentano un momento storico per Malta. Questo passo avanti mostra l’impegno del paese nel fornire una fonte sicura di cannabis ai consumatori, riducendo così i rischi associati al mercato illecito. Malta continua a rimanere all’avanguardia nell’ambito della legislazione sulla cannabis in Europa, aprendo la strada a ulteriori sviluppi nella regolamentazione di questa pianta a livello internazionale.