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Dopo la delega alle Politiche Antidroga affidata al Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, ecco che partono le prime, folli, dichiarazioni di “guerra”.

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«La lotta senza quartiere agli spacciatori è una delle priorità del ministro Salvini, che ha già annunciato nei giorni scorsi un giro di vite anche vicino alle scuole dei nostri figli. Una emergenza ancora più attuale se si considerano i dati allarmanti emersi dalla Relazione annuale dell’antidroga».

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Questo l’annuncio di Alessandro Pagarno, deputato della Lega, che insiste: «è terribile dover leggere che il consumo di droga, l’uso di eroina, di marijuana e delle droghe sintetiche è tornato a crescere. Sono tornati a crescere, purtroppo, le morti per overdose. Complice, a mio avviso, anche i messaggi distorti che continuano ad arrivare ad esempio dal libero utilizzo della cosiddetta canapa light».

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«A destare forte preoccupazione è pure il dato secondo cui il 40 per cento degli spacciatori è extracomunitario, proveniente in particolare dal Marocco, dalla Nigeria, dalla Tunisia…».

Da qui arriva la proposta decisa «che nei confronti di extracomunitari denunciati per traffico di stupefacenti si debba procedere, a seconda dei casi, alla rimozione immediata del permesso rilasciato per motivi umanitari e alla perdita del diritto di richiedente asilo. Con tutte le conseguenze del caso relative a espulsioni e rimpatri».

Lorenzo Fontana rincara la dose: «I dati della Direzione centrale per i servizi antidroga della Polizia confermano la necessità della massima fermezza nelle azioni di prevenzione e contrasto alla droga, che attueremo d’intesa con il ministro degli Interni Matteo Salvini» ha spiegato il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana, con delega alle politiche antidroga. E con il titolare del Viminale «c’è piena sintonia di approccio e piena condivisione degli obiettivi, tesi alla lotta al traffico delle sostanze stupefacenti e alla sensibilizzazione sui rischi e i danni che queste provocano».

A questa onda di proibizionismo si aggiunge anche Giorgia Meloni: «In Italia cresce l’uso di eroina, marijuana e stupefacenti sintetici, soprattutto tra i giovani. Chiediamo che il Governo intervenga immediatamente per fermare questa tendenza. Chiudere i negozi che vendono prodotti a base di cannabis e inasprire le pene per chi mette a rischio la vita dei nostri figli. Per Fratelli d’Italia chi spaccia ai minorenni va accusato di tentato omicidio. Tolleranza zero per i venditori di morte».

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