Le Nazioni Unite condurranno una prima revisione del divieto sulla cannabis a Novembre 2018

Le Nazioni Unite hanno annunciato che si condurrà una revisione critica della cannabis per determinare se debba continuare a essere vietata dal diritto internazionale, riferisce Marijuana Moment.

La revisione, che dovrebbe iniziare a novembre, sarà condotta dal Comitato di esperti sulla dipendenza dalla tossicodipendenza dell’Organizzazione mondiale della sanità (ECDD) che formula raccomandazioni alle Nazioni Unite sulle sostanze vietate a livello internazionale.

A giugno, l’ECDD ha rilasciato una pre-revisione che ha definito la cannabis  “relativamente sicura” e ha ammesso che non sono stati registrati decessi attribuiti alla sostanza.

La pre-revisione ha anche riconosciuto che la cannabis ha una vasta gamma di benefici terapeutici che potrebbero giovare ai pazienti con diagnosi di cancro, epilessia, dolore cronico e dipendenza da oppioidi.

Come riporta Tom Angel di Marijuana Moment, i risultati della revisione potrebbero essere significativi, non solo perché è una novità storica, ma anche perché potrebbe avere un effetto diretto sullo status legale della cannabis nei singoli paesi.

Le Nazioni Unite condurranno una prima revisione del divieto di cannabis Le Nazioni Unite condurranno una prima revisione del divieto di cannabis

Negli Stati Uniti, ad esempio, il governo federale sarebbe obbligato a condurre la revisione della cannabis per valutare se sia giustificato il suo status vietato all’interno del paese. In base alle disposizioni della legge sulle sostanze controllate, che vieta la marijuana negli Stati Uniti, il Dipartimento di giustizia deve condurre la sua revisione di una sostanza se vi è un cambiamento negli obblighi del trattato internazionale americano. Poiché le sostanze sono vietate a livello internazionale ai sensi dei trattati noti come Convenzione unica sugli stupefacenti e la Convenzione sulle sostanze psicotrope, gli Stati Uniti sarebbero obbligati ad adeguare la propria politica in caso di modifiche.

Tuttavia, non vi è alcuna garanzia che un cambiamento all’ONU provocherebbe un cambiamento all’interno degli Stati Uniti, in quanto la politica consente al Procuratore generale e al Segretario della salute e dei servizi umani di stabilire se i controlli istituiti dalle Nazioni Unite siano abbastanza forti.

Ad aprile, quando l’ONU ha avviato il suo riesame iniziale, ha essenzialmente costretto la Food and Drug Administration a presentare una richiesta di commento pubblico sul fatto che la sostanza dovesse essere vietata e se avesse dei benefici terapeutici.

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