
Una notizia che non ci coglie di sorpresa.
Venerdi pomeriggio, verso le ore 13.30, il Senatore ed attuale membro della commissione antimafia ha ricevuto l’Avviso di Garanzia che ufficializza l’indagine a suo carico.
Il Senatore Giovanardi risulta indagato per rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e minaccia o violenza a un corpo politico, amministrativo o giudiziario dello Stato, con l’aggravante di aver rafforzato l’associazione mafiosa, agevolandola. (articolo 7 della legge 203/1991)
I FATTI:
Giovanardi, secondo quanto apprendiamo da L’Espresso “avrebbe utilizzato notizie riservate e fatto pressioni indebite per salvare dall’interdittiva antimafia del prefetto una società di costruzioni modenese, esclusa dai lavori pubblici perché condizionata dalle cosche. Il titolare dell’azienda Bianchini costruzioni è sotto processo per concorso esterno alla mafia a Reggio Emilia, insieme ai capi bastone dell’organizzazione criminale. Ma il senatore, è l’ipotesi degli inquirenti, non si è fatto alcuno scrupolo nel montare una campagna contro prefetti, investigatori e magistratura, per tutelare un imprenditore che con gli uomini del padrino Nicolino Grande Aracri andava a braccetto.
Con i titolari di questa azienda di San Felice, paesone colpito pesantemente dal sisma del 2012, l’ex ministro si è incontrato varie volte. Per il politico modenese i Bianchini sono imprenditori seri, guai a chi lo mette in dubbio. E per questo vanno difesi senza remore, nonostante le pesanti accuse dell’antimafia e il primo pentito della cosca emiliana che ha riempito decine di verbali sugli affari portati avanti con la complicità dell’imprenditore modenese, che oltre a fare la parte del leone nella ricostruzione post terremoto aveva ottenuto lavori anche nei cantieri Expo di Milano.”
Tutto questo accade proprio nei giorni che anticipano la presentazione del nuovo movimento politico Idea popolo e libertà, di cui il Senatore Giovanardi è fondatore.