L’art. 131 del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, dispone che entro il 30 giugno di ciascun anno venga presentata una relazione al Parlamento sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze in Italia, sulle strategie e sugli obiettivi raggiunti, sugli indirizzi che saranno seguiti nonché sull’attività relativa alla erogazione dei contributi finalizzati al sostegno delle attività di prevenzione, riabilitazione, reinserimento e recupero dei tossicodipendenti.
La Relazione sullo stato delle tossicodipendenze in Italia può considerarsi il frutto di un lavoro collettivo, cui hanno partecipato i principali attori istituzionali e sociali con competenze in materia di prevenzione e contrasto all’uso di droga.
Il processo di stesura della Relazione è iniziato il 24 novembre 2014, con l’istituzione di un Tavolo interistituzionale e interdisciplinare, coordinato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Minsitri, che ha a sua volta designato un Gruppo redazionale, formato da:
Ministero della Salute
Ministero dell’Interno
Ministero della Giustizia
Ministero della Difesa
Coordinamento delle Regioni e delle Province autonome
ISTAT
CNR
Istituto Superiore di Sanità
INAIL
Esperti e rappresentanti degli organismi del privato sociale e dei servizi pubblici territoriali
La stesura della Relazione annuale al Parlamento per il 2015 ha consentito la verifica del flusso di informazioni esistenti sul fenomeno delle dipendenze in Italia, al fine di fornire al legislatore nazionale, alle Regioni e a coloro che programmano servizi e interventi, oltre che alla società civile, informazioni attendibili, stime corrette ed elaborazioni scientificamente fondate.
Per fornire al Parlamento italiano informazioni coerenti con quelle elaborate in ambito europeo, è stato predisposto un indice in linea con quello della relazione Europea redatta dall’Osservatorio di Lisbona.
L’indice della Relazione al Parlamento individua quattro priorità tematiche:
Il 2014, come gia’ preannunciato da Redattore sociale lo scorso gennaio, e’ l’anno del record dei sequestri di cannabis in Italia, mentre in calo quelli di cocaina. A confermarlo e’ la Relazione annuale al Parlamento su droga e dipendenze 2015. Rispetto al 2013, infatti, la relazione conferma un decremento del 21,9 per cento per i sequestri di cocaina, un incremento del 5,3 per cento per quelli di eroina, mentre per marijuana e hashish un incremento rispettivamente del 15,93 per cento e del 221,3 per cento.
Molto piu’ contenuti i dati delle droghe sintetiche: nel 2014 si e’ registrato un calo del 56 per cento rispetto al 2013 del quantitativo sequestrato in chili, circa 42, mentre un aumento del 23 per cento delle dosi intercettate, piu’ di 9 mila. I sequestri di cannabis non hanno potuto non influenzare il dato totale: nel 2014 e’ stato sequestrato il doppio della sostanza individuata nel 2013 con oltre 152 tonnellate di droghe intercettate, facendo segnare un incremento del 111 per cento, in quasi 20 mila operazioni antidroga. E’ la Sicilia la regione dove complessivamente e’ stata sequestrata piu’ sostanza stupefacente, con oltre 85,6 tonnellate di sostanze stupefacenti e oltre 48 piante di cannabis. Segue la Puglia (14,5 tonnellate di droga sequestrata), il Lazio (7 tonnellate), la Lombardia (6,1 tonnellate), la Toscana (3,7 tonnellate) e la Calabria (3,1).
Al Sud, quindi, si concentra la maggior parte dei sequestri, oltre l’80 per cento, seguito dal Nord con il 10 per cento e dal Centro con l’8,7 per cento. Andando a distinguere le diverse sostanze, pero’, si nota come al primo posto per i sequestri di cocaina ci sia la Calabria, con oltre 1,4 tonnellate di polvere bianca sequestrata, poi la Lombardia con piu’ di 700 chilogrammi e la Liguria, con piu’ di 600 chili. Nel 2014, quindi, il Sud e Isole e’ in testa con circa il 50 per cento dei sequestri complessivi di cocaina, seguito dal Nord con il 40 per cento.
“Nello specifico – spiega la relazione -, il porto di Gioia Tauro si conferma la principale area di ingresso di tale stupefacente in Italia. Nel 2014 la cocaina sequestrata presso questo hub portuale e’ stata pari a kg 1.442,98, il 66,5 per cento del totale dei sequestri frontalieri marittimi”. E’ la Lombardia, invece, la regione che nel 2014 ha fatto segnare il maggior numero di sequestri di eroina, con quasi 300 chilogrammi, segue il Veneto con 141 chili, le Marche con 120, Puglia con circa 100 chili e l’Emilia Romagna con 60 chili. Per quanto riguarda l’eroina, quindi, i sequestri nel 2014 sono avvenuti per lo piu’ al Nord Italia, circa il 56,3 per cento, poi al Sud e sulle Isole con il 23,6 per cento e infine al Centro con il 20 per cento. Per quanto riguarda la cannabis, invece, la Sicilia e’ sempre ai primi posti, sia che si parli di hashish, di marijuana o di piante di cannabis. Nel 2014, in Sicilia sono state sequestrate infatti, oltre 78 tonnellate di hashish (il sequestro piu’ rilevante, pari a kg 42.672 di hashish, e’ stato effettuato nel mese di giugno nelle acque antistanti l’isola di Pantelleria).
La Lombardia e’ seconda, ma ad una certa distanza: lo scorso hanno sono state sequestrate 4 tonnellate nella regione. Al primo posto per quanto riguarda i sequestri di cannabis, invece, c’e’ la Puglia, con oltre 14 tonnellate. La Sicilia e’ seconda con quasi 7 tonnellate. La Sicilia, pero’, torna in testa alle classifiche quando si parla di coltivazioni che nel 2014 hanno fatto registrare complessivamente un incremento dell’86 per cento: sull’isola sono state eradicate oltre 48 mila piante, seguono Puglia e Calabria con circa 13 mila piante. (fonte, redattoresociale)
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