La Francia muove i primi passi verso la Depenalizzazione della Cannabis

L’aveva promesso e ora prova a realizzarla; si tratta della depenalizzazione della cannabis, fra gli obiettivi elettorali del neopresidente francese Emmanuel Macron.

Presto i consumatori o i detentori di cannabis potrebbero essere puniti con una semplice contravvenzione anziché un’eventuale pena con il rischio del carcere.

Intervistato da una rete televisiva il ministro dell’interno, Gérard Collomb, ha annunciato che la misura verrà finalizzata entro tre-quattro mesi.




Le multe per “reprimere l’uso della cannabis” saranno decise entro “tre o quattro mesi”, dunque.
Nel suo programma per la presidenza, Emmanuel Macron prevedeva una semplice contravvenzione per il consumo e il possesso di cannabis, invece di una eventuale pena detentiva e il passaggio davanti ad un tribunale. “Lanciamo l’iniziativa, senza attendere i risultati di riflessione e concertazione in materia, per un risultato entro la fine dell’anno”, ha precisato l’entourage del ministro dell’Interno.
Il sindacato UNSA-Police soddisfatto
Ieri sera, un sindacato di polizia della Francia, l’UNSA, si e’ complimentato per questo annuncio. “Il ministro, facendo sua questa rivendicazione sindacale di lunga data, risponde ad una forte domanda di semplificazione e alleggerimento del lavoro, senza recar danni all’efficacia”, ha detto Philippe Capom, segretario generale dell’UNSA-Police in un comunicato.




Favorevole ad “una semplificazione delle procedure penali”, il sindacato ritiene che “le procedure abituali che vengono utilizzate sui consumatori sono state fino ad oggi troppo pesanti nell’ambito delle sanzioni penali, e troppo dispersive in termini di tempo per i servizi di polizia”, non avendo inoltre “mai dimostrato la minima efficacia nell’ambito della lotta contro il traffico”.
Il dibattito politico sulla depenalizzazione o legalizzazione della cannabis e’ attuale, le associazioni di consumatori fanno regolarmente manifestazioni per chiedere una modifica della legge del 1970 che penalizza il consumo e il traffico con un ano di carcere e una ammenda di massimo 3.750 euro.

In pratica, in Francia, se la carcerazione per consumo e’ un fatto eccezionale, le ammende continuano ad esserci.




Il ministro ha sottolineato che “si vede sempre di piu’ che c’e’ un’articolazione molto forte tra traffico di stupefacenti, diversi tipi di traffico e terrorismo”. Nel suo discorso durante il passaggio di poteri lo scorso 17 maggio, il ministro ha detto di considerare la lotta contro “l’insicurezza” e “l’incivilta’” la sua priorita’ con la lotta contro il terrorismo.
Nel 2014, 17 milioni di persone hanno detto di aver preso della cannabis durante la propria vita e 700.000 la consumano quotidianamente, secondo l’Observatoire français des drogues et des toxicomanies.

(da un lancio dell’agenzia France Press – AFP del 24/05/2017)

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