Raccolta Firme Referendum Fini-Giovanardi (annullata) [OLD]

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Avviso Importante

In data 12 Febbraio 2014 la Corte Costituzionale ha bocciato la legge Fini-Giovanardi, pertanto – a distanza di più di 1 anno dall’attuazione – dichiariamo interrotta la presente iniziativa popolare referendaria.
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L’avvio della Raccolta Firme è previsto entro la prossima primavera, in tutti i Comuni con più di 5.000 abitanti

Occorrono 500.000 firme per riaprire le porte della Democrazia Diretta e chiudere i cancelli delle carceri per chi non lo merita!

L’Associazione FreeWeed Board si sta prerando per sostenere la Raccolta Firme presso gli Uffici Elettorali di tutti i Comuni Italiani con più di 5.000 abitanti, senza escludere la volontà di organizzare banchetti pubblici nelle principali città e coinvolgere tutti i Comuni con meno di 5.000 abitanti, se rappresentati da almeno un Rereferente Locale che ci avrà comunicato il proprio impegno nel voler attivare la procedura e supervionarne lo svolgimento.

La circolare del Ministero degli Interni n.2598 del 18 aprile 1986 afferma che gli uffici del segretario comunale e le cancellerie dei Tribunali sono TENUTI a essere sempre disponibili (ovviamente in orari di apertura al pubblico) a raccogliere firme e contestualmente autenticarle. Questi uffici, inoltre, sono tenuti ad informare la cittadinanza attraverso appositi cartelli della raccolta firme e sugli orari in cui si può firmare.

DOMANDE FREQUENTI

Chi può firmare?
Possono firmare solo i cittadini italiani con residenza in Italia e diritto al voto, quindi già maggiorenni al momento in cui firmano.

Chi non può firmare?
I cittadini italiani, maggiorenni, residenti in Italia che hanno perso il diritto di voto, non possono firmare.

I cittadini italiani possono firmare ovunque si trovino?
Mentre si raccolgono le firme bisogna già pensare alla fase successiva di certificazione elettorale. Quando si fa un banchetto per strada in un Comune, è probabile che siano interessati a firmare sia cittadini residenti nel Comune medesimo che cittadini residenti altrove ed è naturale porsi il dubbio se raccogliere o no le firme dei “forestieri”.

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