Inizia la corsa all’AUTORIZZAZIONE DEL MONOPOLIO per la coltivazione di Cannabis ad uso medico da destinare all’Istituto di Firenze

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E’ iniziata la “farsa” della nuova corsa all’autorizzazione per poter essere l’azienda che coltiverà per l’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze, o meglio, insieme all’Istituto.

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La Fornitura richiesta è di circa 100 Kg. di cannabis per le esigenze dello Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze. Importo presunto Euro 573.770,00 al netto di I.V.A..

SOGGETTI AMMESSI A CONCORRERE
Sono ammesse a concorrere alla presente indagine le imprese individuali e quelle costituite nelle forme di Società commerciali e le società cooperative previste dalla legge nonché Riunioni di Imprese, Raggruppamenti Temporanei di Imprese, Consorzi, Società consortili, G.E.I.E. (Gruppo
Economico di Interesse Europeo), ai sensi dell’articolo 45 del D. Lgs. n. 50/2016. I concorrenti devono dichiarare il possesso dei requisiti di ordine generale di cui all’art. 80 del D.lgs. 50/2016 e s.m.i..

REQUISITI DI CARATTERE GENERALE
Ai fini dell’attestazione del possesso dei requisiti di ordine generale, il legale rappresentante dell’Impresa e/o delegato della ditta munito di apposita procura notarile (del quale dovrà essere allegata copia fotostatica di un documento di riconoscimento e nel caso del delegato copia
conforme della delega notarile) deve compilare e sottoscrivere la documentazione chiesta dal presente disciplinare. In particolare:
a) Iscrizione Registro Imprese (per le imprese straniere, Registro professionale commerciale Stato di residenza) ai sensi Articolo 83 D.Lgs.50/2016 per settore di attività oggetto dell’appalto (da dichiarare nel DGUE – parte IV lettera A punto 1 ) inoltre, ai sensi dell’art. 37 della Legge n.
122/2010, gli operatori economici aventi sede, residenza o domicilio nei paesi inseriti nella “black list” di cui al D.M. 4 maggio 1999 e al D.M. 21 novembre2001 devono essere in possesso dell’autorizzazione rilasciata ai sensi del D.M. 14 dicembre 2010 (da dichiarare nel DGUE –
parte IV lettera A punto 2).
b) Non sussistenza motivi di esclusione di cui all’art. 80 del D.lgs. 50/2016 ovvero di ogni altra situazione che determini l’esclusione dalle gare di appalto (da dichiarare nel DGUE parte III) e della causa interdittiva di cui all’art. 53 comma 16 ter del D.lgs. 165/2001 (da dichiarare nel
DGUE parte III – Lettera D – punto 7.)

10. REQUISITI OGGETTIVI DI CAPACITA’ ECONOMICA E FINANZIARIA
I concorrenti dovranno fornire informazioni riguardo:
a. i loro conti annuali che evidenzino in particolare i rapporti tra attività’ e passività (art. 83, comma 4, lettera b) del D.lgs. 50/2016 – parte IV –lettera B – 4 );
b. il fatturato negli ultimi tre esercizi finanziari (2014, 2015 e 2016) (da dichiarare nel DGUE – parte IV –lettera B – 2.a ) ai sensi dell’art.83 comma 4 lettera a) del D.lgs. 50/2016 non inferiore al valore del singolo lotto o alla somma dei lotti a cui si intende partecipare per ogni singolo anno.

11. REQUISITI OGGETTIVI DI CAPACITA’ TECNICA E PROFESSIONALE
I concorrenti dovranno dichiarare, a mezzo di autocertificazioni rese ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, e/o di altri documenti ritenuti utili allo scopo quanto segue ( art. 83 comma 6 del d.lgs. 50/2016) il possesso da parte ditta, sia singolarmente che in raggruppamento, (DGUE parte IV lettera D)
della certificazione GMP richieste nel Capitolato Tecnico rilasciata da organismi accreditati in corso di validità;
La mancata presentazione di uno solo dei documenti chiesti ai punti 9, 10 ed 11 del presente disciplinare di gara da parte impresa singola o di impresa facente parte consorzio o raggruppamento sarà causa di esclusione.

ECCO IL LINK CON TUTTI I REQUISITI NECESSARI PER PRESENTARE LA DOMANDA.

http://www.difesa.it/AID/Bandi_gara/Documents/2017/Fornitura_100kg_cannabis_per_firenze/DISCIPLINARE_DI_GARA.PDF

LINK DIRETTO

 

Un giorno ci spiegheranno come è possibile che si sia passati da un soggetto solo per “la necessità di procedure specifiche” alla “coltivazione delegata ad una azienda in regime di autorizzazione monopolistica”, il tutto senza permettere a tutti, e quindi anche al privato, la coltivazione della stessa identica pianta.

Ora qualcuno si arricchirà sulle spalle dei contribuenti, girando fondi pubblici nelle mani di imprenditori “selezionati” del settore, riutilizzati poi per scopi privati; questa è l’Italia, benvenuti.

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