In Italia si sprecano 18 milioni di tonnellate di cibo ogni anno

In Italia si sprecano 18 milioni di tonnellate di cibo ogni anno
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In Italia, ogni anno vanno perdute tra 12 e 18 milioni di tonnellate di cibo, una cifra impressionante che rappresenta una sfida significativa per l’economia del paese e l’ambiente. Questo fenomeno non riguarda solo la produzione agricola, ma coinvolge anche il consumo domestico, con enormi quantità di cibo gettate via inutilmente. Tuttavia, l’Italia e l’Europa stanno cercando soluzioni innovative per ridurre questo spreco attraverso l’adozione di pratiche di economia circolare.

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L’obiettivo dell’economia circolare è ridurre la produzione di rifiuti, promuovere il riciclo e limitare al massimo lo smaltimento in discarica. In questa prospettiva, l’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Ispra) ha lanciato una campagna di sensibilizzazione chiamata “Facciamo Circolare”. Questa campagna, finanziata dal ministero delle Imprese e del made in Italy, ha l’intento di educare cittadini, imprese, scuole e associazioni sull’importanza dell’economia circolare e sul dramma dello spreco alimentare.

L’Italia ha compiuto passi significativi verso l’adozione di pratiche di economia circolare. Nel 2021, il paese ha raggiunto una percentuale di raccolta differenziata media del 64%, superando di gran lunga il target europeo del 55%. Tuttavia, ci sono ancora sfide significative da affrontare, specialmente nel settore alimentare, dove lo spreco è ancora diffuso.

La campagna “Facciamo Circolare” mira a educare le persone sulle pratiche di raccolta differenziata e sullo spreco alimentare. La campagna utilizza spot televisivi che mettono in evidenza le conseguenze dello smaltimento scorretto dei rifiuti, dimostrando come il mancato riciclo impedisca il riutilizzo efficiente delle risorse.

Un aspetto particolarmente critico della campagna riguarda lo spreco alimentare. Gettare via il cibo non rappresenta solo una perdita economica, ma comporta anche uno spreco delle risorse impiegate per produrlo, come acqua, energia e lavoro umano. Questo spreco danneggia l’ambiente in modi che spesso non possiamo vedere direttamente.

La campagna coinvolge non solo gli adulti ma anche gli studenti. Finora, più di 3.500 studenti hanno partecipato alle iniziative della campagna, un numero che si spera raggiungerà quasi i 10.000 con le future iniziative. L’obiettivo è educare le generazioni future sulla necessità di adottare pratiche sostenibili e di ridurre lo spreco alimentare.

La campagna presenta anche testimonianze di imprese che operano in sintonia con i principi dell’economia circolare. Un esempio è Ilaria Venturini Fendi, creatrice del marchio di moda e design ecosostenibile “Carmina Campus”. L’azienda utilizza materiali già esistenti e di scarto, lavorati da artigiani italiani, per creare borse, accessori e oggetti d’arredo.

La sensibilizzazione verso l’economia circolare è essenziale per creare un cambiamento reale e duraturo nelle pratiche quotidiane delle persone. La campagna “Facciamo Circolare” rappresenta un passo significativo verso un’Italia più sostenibile, dove il cibo non è sprecato ma utilizzato saggiamente per nutrire le persone e preservare il nostro pianeta.

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