
“Se si legalizzassero le droghe leggere i detenuti diminuirebbero di almeno due terzi. Un bel risparmio per le casse statali considerato che un detenuto costa 55mila euro l’anno. Sul mondo della delinquenza straniera e non solo si sta cercando di dare una rappresentazione diversa dal reale, strumentale, basta pensare che nel 2008, a fronte di 3 milioni di immigrati residenti sul territorio, la popolazione carceraria straniera ammontava a 21.562 unità. Nel 2018 gli stranieri residenti sono saliti a 6 milioni e i detenuti stranieri sono scesi a 19.868. Inoltre per gli stranieri è più difficile ottenere la concessione di pene alternative al carcere perché generalmente non hanno una casa, una famiglia o un lavoro a cui fare ritorno di giorno. Così restano in carcere, anche se con pene relativamente leggere, senza riuscire a migliorare la loro situazione futura, con tutti i danni che questo comporta alla nostra comunità”.
Questa la dichiarazione del presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Nino Boeti.
Chissà se il suo partito (Partito Democratico) spingerà per questa soluzione verso il Governo o lascerà il suo Presidente Regionale solitario nelle dichiarazioni.