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Nelle ultime ore si sta consumando sui telegiornali nazionali e nei media sul web una ennesima dimostrazione di quanto alcuni organi decisivi aventi posizioni decisionali o consultive siano ancora troppo ancorati a preconcetti ideologici proibizionisti sulla cannabis che poco fondamento hanno nelle ricerche scientifiche, soprattutto nelle più recenti, quelle sviluppate nella nuova era dell’informazione della rete e del crollo del regime di proibizione.

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E’ notizia del giorno il parere contrario del Consiglio Superiore della Sanità verso la vendita dei fiori di canapa industriale, adducendo come motivazioni la scarna definizione di “pericolosità dei prodotti non escludibile”, generica e discutibile.

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Il tutto mentre a livello internazionale l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta rivalutando lo status della Cannabis.

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Attenzione però a non perdere di vista il quadro completo della situazione, che spinge chiaramente verso una medicalizzazione della cannabis, intesa proprio come regolamentazione esclusivamente medica e sotto controllo delle aziende farmaceutiche autorizzate dai diversi stati (FARMACOLIGOPOLIO), che è già in vigore in Italia per quanto riguarda la Cannabis ad uso medico.

Di fronte a queste “novità” è necessaria, a nostro avviso, una presa di posizione del Primo Partito Politico del Paese, nonchè parte costituente del Governo della 18° Legislatura: non solo per quanto riguarda l’espressione eventuale su una normativa sulla canapa industriale, ma proprio su una totale revisione della legge che norma gli stupefacenti ed in particolare la cannabis, la famosa 309/90, che proprio perchè Legge del 1990 andrebbe quantomeno ri-adeguata ai tempi, specialmente da un Governo che afferma di essere “del Cambiamento”.

Ci sono già state troppe vittime innocenti per via di leggi ingiuste sulla cannabis, partendo da quella in vigore passando persino per la terrificante Fini-Giovanardi. E’ tempo che la persecuzione termini e che si prenda una chiara posizione sull’argomento.

Gli studi scientifici sono molteplici e sono, con una maggioranza schiacciante, concordi nel definire la cannabis come sostanza “sicura” a livello di azione singola sul corpo umano attraverso il suo fitocomplesso che interagisce con il sistema endocannabinoide presente dentro ciascun essere umano ed avente funzione di bilanciamento metabolico secondo numerosi studi; è tempo di attenersi ad essi e non a teorie anacronistiche.

Il Movimento 5 Stelle nella scorsa legislatura era relegato in ruolo di minoranza all’opposizione, anche sul tema specifico.

Oggi i numeri sono cambiati ed è tempo di esprimere chiaramente la propria posizione e procedere rapidamente ad un riesame totale delle normative riguardanti la cannabis.

Ci auguriamo che il nostro appello non cada a vuoto.

 

Associazione FreeWeed Board

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