Arresto immediato con custodia cautelare in carcere anche per chi spaccia piccole quantità di sostanze stupefacenti. Lo dispone una norma disposta dal ministero dell’Interno, Luciana Lamorgese. La notizia è stata data dalla stessa ministra oggi ad Ancona, al termine della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza della provincia marchigiana.
La responsabile del Viminale ha spiegato che la soluzione è stata trovata all’interno di «un tavolo di lavoro con il ministero della Giustizia» e «convince» entrambi i dicasteri. La norma consentirà di rispondere a due segnalazioni arrivate sul tavolo del ministro: «L’aumento dello spaccio e, soprattutto, il fatto che la droga venga utilizzata da giovani sempre più giovani» e che «arrestare senza la custodia cautelare in carcere e il giorno dopo vedere, sullo stesso angolo di strada, lo spacciatore preso il giorno prima, incide sulla motivazione del personale di polizia che tanto si impegna su questo versante e vede propria attività finire nel nulla».
Piuttosto che ragionare su una regolamentazione, magari valutando il testo di legge del Manifesto Collettivo, e proporre normative efficaci, ecco l’incremento della repressione.
Robe da Italia.
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