
Il 2023 si sta rivelando un anno cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico, con dati allarmanti provenienti dal Copernicus Climate Change Service. Per un terzo dei giorni di quest’anno, la temperatura media globale è stata di almeno 1,5°C più alta rispetto ai livelli preindustriali. Questa costante e prolungata esposizione a temperature estreme sta portando il mondo sempre più vicino alla prima soglia cruciale di surriscaldamento, considerata fondamentale dagli scienziati per evitare gli impatti più disastrosi dell’effetto serra.
Le temperature medie globali hanno superato il limite di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali per circa 86 giorni nei primi nove mesi di quest’anno. Sebbene il limite di 1,5°C sia stato occasionalmente superato in passato, questa è la prima volta che accade per un periodo così prolungato dell’anno, e questo fatto solleva gravi preoccupazioni tra gli esperti climatologi.
Il 2023 ha già battuto il record del 2016, che era stato influenzato da fenomeni naturali come El Niño, un’oscillazione meteo che tende ad aumentare le temperature globali. Questa volta, l’aumento delle temperature è attribuito principalmente all’attività umana e ai cambiamenti climatici di origine antropica. Oltre ai fenomeni El Niño, l’Atlantico è stato straordinariamente caldo, con ondate di calore nei mesi di giugno e luglio. Inoltre, la massiccia perdita di ghiaccio marino in Antartide ha contribuito significativamente all’anomalia termica.
L’aumento delle temperature ha portato a eventi meteorologici estremi in tutto il mondo, compresi incendi incontrollati in diverse regioni e inondazioni devastanti. Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, ha sottolineato che “il cambiamento climatico non è qualcosa che accadrà tra dieci anni… il cambiamento climatico è già qui”. L’accelerazione delle anomalie climatiche e la loro sorprendente velocità hanno colto di sorpresa molti scienziati, indicando la gravità dell’attuale situazione.
L’anno del surriscaldamento globale dovrebbe essere un campanello d’allarme per i leader mondiali, che si riuniranno a Dubai a novembre per il vertice sul clima, la COP28. Gli scienziati e gli esperti del clima sottolineano la necessità di agire immediatamente sulle emissioni, adottando misure efficaci per ridurre l’impatto dell’umanità sul pianeta. L’adozione di energie rinnovabili e veicoli elettrici, insieme ad altre soluzioni sostenibili, è fondamentale per ridurre le emissioni di gas serra e limitare i danni causati dal cambiamento climatico.
Mentre il mondo si avvicina sempre di più alla soglia di 1,5°C, è essenziale che gli sforzi per affrontare il cambiamento climatico siano intensificati per proteggere il nostro pianeta e le generazioni future da impatti irreversibili. L’urgente necessità di azioni concrete è ora più evidente che mai, e l’umanità deve agire insieme per affrontare questa minaccia globale.
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