
Beppe Grillo torna a parlare di cannabis nel suo blog personale.
Stupendo. Ovazione. Cambiamento.
Ondate di like e commenti positivi. Sostenitori che parlano del Movimento 5 Stelle come dell’ancora di salvataggio dal sistema proibizionista che ci opprime.
Può essere.
Ma la realtà è sicuramente un’altra, almeno per ora. Fino a prova contraria.
Il Movimento 5 Stelle, nonostante gli articoli acchiappa-consenso pubblicati dal suo fondatore e garante etico e legale Beppe Grillo sul suo sito web, continua a vivacchiare su una “non-posizione” sul tema, lasciando le politiche proibizioniste nella stazionarietà attuale, ossia mantenendo ne più ne meno le stesse identiche politiche proibitive dei precedenti governi.
E non solo.
L’argomento è stato delegato al Ministro Fontana, in quota Lega, come per lasciare ampia sicurezza all’alleato di non voler procedere sulla tematica, ma soltanto “tenere buono” il popolo tramite messaggi di “futura e giusta libertà”, quando invece non si ha neppure la voglia di fare un minimo passo avanti.
E questo è stato dimostrato specialmente nel momento della “scrittura” del famoso “contratto di governo”, dove il tema non solo non è stato inserito, ma non è stato nemmeno volutamente trattato dal partito 5 stelle per paura di perdere il dialogo con l’eventuale alleato.
Ripetiamo: il tema non è stato nemmeno trattato.
Che sia più importante avere like e views rispetto al voler cambiare davvero questo sistema ingiusto?
E’ facile snocciolare dati riprendendoli dai siti di informazione che quotidianamente seguono la tematica, più difficile è portare all’attenzione della cittadinanza le iniziative sociali reali fatte dal basso; assurdo che il Grande Vate Beppe si sia dimenticato di sottolineare che oltre 70 realtà attive in Italia e oltre 6.000 cittadini abbiano creato e sottoscritto un Manifesto per la Cannabis Libera.
Grande dimenticanza? O voluta scelta dell’autore?
Forse questo farebbe perdere consensi e visualizzazioni a chi non solo non appoggia questa tematica ma nemmeno la vuole diffondere? Che poi è la solita rivista del settore che per caso ha lo stesso direttore editoriale che pubblica sul sito di Grillo e che da anni oscurano i movimenti sociali perchè contestano i loro sponsor ambigui?
DOMANDE. Alle quali sarebbe importante che il Movimento 5 stelle e Beppe Grillo rispondessero.
Ovviamente chiediamo troppo.
Già basterebbe prendere una posizione parlamentare politica.
E non cambiarla a convenienza.