La notizia è rimbalzata sul web pochi giorni fa, ripresa da Della Vedova e dalla testata BeLeaf Magazine; ma è dell’Espresso l’esclusiva sui conti e sui finanziatori del Partito Fratelli D’Italia, e risale già al 2018.
Scrive infatti l’Espresso: “Il contributo di gran lunga più generoso al partito è arrivato da nomi che riconducono a una multinazionale made in Usa: messi insieme Ylenjia Lucaselli, Daniel Hager e la Hc Consulting Srl hanno infatti regalato al piccolo partito nazionalista 200 mila euro. Hager e Lucaselli sono marito e moglie. La famiglia di Hager è azionista della Southern Glazer’s Wine and Spirits, la più grande azienda statunitense della distribuzione di vini e alcolici (secondo stime di Forbes nel 2016 ha fatturato 16,5 miliardi di dollari e distribuito 60 milioni di bottiglie di vino italiane negli States). Una multinazionale americana che finanzia un partito sovranista italiano? Succede anche questo nel tortuoso mondo del neonazionalismo. E non è l’unica contraddizione, perché la Southern Glazer’s è da poco entrata anche nel business della cannabis legale in Canada, settore che in teoria Meloni e i suoi vedono come fumo negli occhi”.
Aggiunge Della Vedova: “Quindi, Meloni combatte una lotta senza quartiere alla cannabis con i soldi di chi fa soldi con la cannabis legale: con quale credibilità? Noi (come +Europa) riceviamo finanziamenti da coloro che si aspettano che continuiamo a fare esattamente ciò che vogliamo fare, una battaglia politica per lo Stato di diritto, la società aperta e il federalismo europeo. Noi siamo coerenti e rivendichiamo i contributi che riceviamo: Giorgia Meloni può fare altrettanto?“
Noi rimaniamo poco sorpresi dall’incoerenza della politica partitica nostrana; lo stesso Matteo Salvini avrà cambiato idea sul tema almeno 10 volte nella sua vita politica, esordendo come liberazionista totale e finendo ora per sviluppare da Ministro una folle politica proibizionista.
2,467 Visualizzazione Totali, 1 Visualizzazioni di Oggi
No responses yet