
Dalla valigia assorbi odori al gelato verde, dagli shampoo all’erba allo zucchero filato, ecco tutti i prodotti che abbiamo scovato al Mary Jane di Berlino.
Cento varietà di marijuana in catalogo, più di un centinaio di espositori dedicati, uno spazio fieristico di 5500 metri quadrati. Conferenze, dibattiti, feste. E persino un cooking show live, per insegnare a cucinare verde e lanciare il primo canale YouTube che unisce la cannabis al piacere dei fornelli.
Dopo 12 anni di assenza è tornata a Berlino Mary Jane, la più grande fiera tedesca dedicata alla marijuana in ogni sua forma, manifestazione e applicazione legale. E a salutarne il ritorno, al prezzo di 15 euro al giorno (40 per accedere ai settori business), c’era un pubblico vario per età e provenienza, in fila ai cancelli dell’ex area ferroviaria di Postbahnhof dalle 11 di venerdì scorso.
La tendenza della fiera è evidente fin dai primi stand all’esterno, all’ombra del ponte della stazione Ostbahnhof: gastronomia,cosmetica e lusso sono gli orizzonti dominanti di un settore in decisa ascesa. La marijuana commestibile, rigorosamente THC free, è l’ingrediente base di pop corn, cupcake e lecca-lecca, venduti in fiera (e online) dall’olandese CannaShock.
Al suo catalogo, distribuito anche in Italia, CannaShock ha aggiunto di recente un nuovo prodotto: lo zucchero filato. “Qui dentro non c’è THC e volendo, in teoria, potrebbero mangiarlo anche i bambini. Noi lo sconsigliamo. Poi naturalmente ogni genitore è libero di fare quel che vuole“, spiega uno degli espositori.
In effetti, in fiera, non ci sono minorenni. Ma la gelateria artigianale che vende coni alla marijuana, 5 euro per tre palle vaniglia e semi, è comunque presa d’assalto. Il latte per la crema arriva “dai pascoli della mia terra la Repubblica Ceca“, spiega il giovane gelataio.
Anche l’erba per il topping green è artigianale e proviene dalla stessa regione. Il valore di THC del gelato è dello 0,2 per cento, il massimo tollerato nell’Unione Europea: in pratica “non ha effetti“, pur conservando un gusto molto particolare.
Stesso discorso per vino e liquori. Li vende l’austriaca Charles Frenzys Likör, partita due anni fa con un paio di esperimenti, il liquore alla marijuana e il vino bianco alla cannabis, e oggi leader del settore. Nel suo listino ha una ventina di bottiglie, dal whiskey all’hashish alla vodka all’erba. E uno speciale mix, il Rastafari Liquer, commissionato dal rocker Hans Ziller.
Accanto a uno stand di prodotti per la cucina, tra stampi in silicone per biscotti, uno chef tedesco e un cuoco greco spiegano come realizzare una deliziosa pralina alla cannabis. Entrambi in cura con la marijuana medica, sono gli autori di CannaGusto, il masterchef dell’erba in onda ogni due settimane “per aiutare chi desidera consumare cannabis a tavola a cucinarla nel migliore dei modi“. La prossima puntata, in onda su YouTube a metà giugno, sarà dedicata al gazpacho. Verde, si intende.
Addentrandosi nella parte al coperto della fiera, superati gli stand di prodotti cosmetici, integratori alimentari e creme (tra cui la linea Cremcann, shampoo e gel doccia all’erba specifici per bambini) è subito evidente un’altra tendenza. Per quanto sia incredibilmente versatile in cucina e nella cosmesi, l’erba (in fiera) soprattutto si fuma. Letteralmente, con le sigarette elettroniche “100% legali” Hanf Liquid, e praticamente, nelle terrazze all’aperto dove il profumo dell’erba si confonde con quello della gastronomia “normale”.
Ricca e competitiva l’offerta degli accessori per la coltivazione (“Diffidate dei led cinesi, dopo due anni li buttate. I nostri sono garantiti per sette“, ammoniscono allo stand della britannica Budmaster Led, specializzata nel comparto dell’illuminazione), variegata la scelta di pipe e bong. Tra i pezzi più ricercati i bong della danese SmokingGear, in vetro soffiato “più resistente di quello di Murano” e dal prezzo non esattamente accessibile, tra gli 800 e i 1000 euro.
Vanno forte anche i giochi da tavola pensati per i consumatori d’erba, come la versione “high” del gioco d’equilibrio Jenga, Das Joint, o Bud Bugs, sorta di gioco dell’oca ambientato su una foglia di marijuana assalita dai parassiti. Ma la vera perla della fiera è un’altra. Si tratta di uno stand appartato, che non cerca visibilità né pubblicità: il suo slogan, indicativamente, è “shhht“, e i giornalisti non sono benvenuti.
Qui si vendono borselli, zaini, borse. E valigie. Modelli di un solo colore, nero, senza simboli né logo. Sono borse assorbi-odori, inventate in California “per trasportare la marijuana medica all’interno dei confini dello stato“. L’olandese Abscent le ha già vendute in 16 paesi europei, Italia inclusa. In fiera l’efficacia delle borse viene testata inserendo delle teste d’aglio all’interno. E a quanto pare, funziona.
Altre foto della Fiera:
Fonte: WIRED.IT