European Drug Report 2015 – Tendenze e Sviluppi

Progetto FreeWeed - Legalizzazione Cannabis

Pubblichiamo alcuni estratti dell’ European Drug Report 2015 sulle Sostanze Stupefacenti in Europa, dove si analizzano le varie tendenze e gli sviluppi, concentrandoci ovviamente sul mostrare le parti della pubblicazione che riguardano la Cannabis.

Per una lettura completa: European Drug Report 2015

1

Prefazione

Siamo orgogliosi di presentare la 20a analisi annuale sulla situazione della droga in Europa, costituita dalla relazione europea sulla droga (EDR) 2015. Quest’anno, la relazione “Tendenze e sviluppi” contiene una panoramica esaustiva del problema della tossicodipendenza in Europa e delle misure adottate per contrastarlo ed è al centro della serie di prodotti interconnessi comprendente il pacchetto EDR. Basata su dati europei e nazionali, presenta indicazioni di alto livello su tendenze, risposte e politiche chiave, oltre ad analisi approfondite di temi d’attualità. Il pacchetto include analisi completamente nuove sugli interventi psicosociali, le strutture per il consumo di droghe, l’abuso di benzodiazepine e le rotte del traffico di eroina. Tuttavia, il pacchetto informativo multimediale integrato che costituisce oggi l’EDR, appare in contrasto con la relazione annuale dell’EMCDDA sulla situazione della droga, pubblicata nel 1996.

Vent’anni fa, l’istituzione di sistemi di sorveglianza armonizzati tra i quindici Stati membri dell’UE dev’essere parsa una sfida sconcertante per l’EMCDDA. Pertanto, il fatto che i primi meccanismi di monitoraggio istituiti nel 1995 siano attualmente divenuti un sistema europeo che comprende 30 paesi, riconosciuto a livello globale, rappresenta un risultato impressionante. Oltre a ritenere che l’EMCDDA abbia offerto un prezioso contributo ai progressi compiuti, riconosciamo anche che il nostro lavoro dipende dalla stretta collaborazione con i nostri partner. Fondamentalmente, l’analisi europea qui presentata è possibile perché gli Stati membri hanno investito nello sviluppo di solidi sistemi nazionali d’informazione sulle droghe.

La presente relazione si basa su dati raccolti dalla rete Reitox dei Punti Focali azionali, che collabora strettamente con esperti nazionali. L’analisi si avvale inoltre della collaborazione costante dei nostri partner europei: la Commissione europea, l’Europol, l’Agenzia europea per i medicinali e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Desideriamo inoltre riconoscere il contributo di numerosi gruppi di ricerca e iniziative europei, senza i quali la nostra relazione sarebbe stata di gran lunga meno ricca. Negli ultimi 20 anni la nostra Relazione è cambiata al punto da divenire irriconoscibile, ma sono mutate anche la portata e la natura del problema europeo della droga. Quando l’agenzia è stata istituita, l’Europa si trovava nel mezzo di una “epidemia” di eroina e l’esigenza di ridurre la trasmissione dell’HIV e dei decessi causati dall’AIDS erano i principali fattori trainanti della politica in materia di droga. Oggi, sia il consumo di eroina sia i problemi legati all’HIV rimangono d’importanza centrale per la nostra attività di segnalazione, ma si inseriscono in un contesto più ottimistico in termini di sviluppi e, più informato in termini di risposte efficaci della sanità pubblica.

Tuttavia, il problema ora è molto più complesso, come dimostra il fatto che molte delle sostanze trattate nella presente relazione fossero praticamente sconosciute in Europa quando l’agenzia è stata istituita. Relazione europea sulla droga 2015: Tendenze e sviluppi 6 Oggi, i mercati europei delle droghe continuano a cambiare e ad evolversi rapidamente: nel 2014, ad esempio, sono state individuate più di cento nuove sostanze psicoattive e sono state condotte valutazioni dei rischi su sei nuove droghe — entrambe queste cifre rappresentano dei record. Per mantenere il passo con questi cambiamenti e garantire che l’analisi svolta sia informata sui nuovi sviluppi, l’EMCDDA continua a collaborare strettamente con ricercatori e professionisti del settore. In qualità di agenzia, abbiamo sempre riconosciuto l’importanza di fornire informazioni valide, tempestive e pertinenti alle nostre politiche. Confermiamo l’impegno di perseguire quest’obiettivo e di garantire che, indipendentemente dal tipo di problema da affrontare in materia di droghe, le risposte dell’Europa saranno sostenute da un sistema d’informazione sempre produttivo, pertinente e adeguato allo scopo.

João Goulão Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’EMCDDA

Wolfgang Götz Direttore dell’EMCDDA

Punti Focali Nazionali:
Reitox Reitox è la rete informativa europea sulle droghe e sulle tossicodipendenze. La rete è costituita da punti focali nazionali dislocati negli Stati membri dell’Unione europea, in Turchia (paese candidato), in Norvegia e presso la Commissione europea. I punti focali, di cui sono responsabili i rispettivi governi, sono le autorità nazionali che forniscono all’EMCDDA informazioni relative alle droghe. I recapiti per contattare i punti focali nazionali sono disponibili sul sito web dell’EMCDDA.

Dinamica del mercato della droga in Europa: influenze globali e differenze locali

Le principali conclusioni dell’ultima analisi dell’EMCDDA sul problema della droga in Europa indicano una situazione in cui permangono modelli e tendenze a lungo termine, ma stanno emergendo nuovi sviluppi per quanto concerne i modelli di consumo e le risposte al problema. Nell’analisi di quest’anno è evidente quanto siano importanti i fattori globali per l’offerta di droga e i dibattiti politici, mentre sia i modelli di consumo sia le risposte a livello locale sono all’avanguardia delle nuove tendenze. Sta diventando più difficile definire il confine tra le categorie di mercato delle “vecchie” e nuove droghe, e così come le nuove droghe imitano sempre più spesso tipi di sostanze note, le iniziative in risposta alle nuove droghe possono rispecchiare quelle in risposta ai problemi causati dagli stupefacenti noti.

La cannabis al centro dell’attenzione

Mentre le iniziative in atto nel continente americano per regolamentare la vendita della cannabis e dei prodotti a base di cannabis stanno generando interesse e dibattiti a livello internazionale, in Europa la discussione sulla cannabis rimane ampiamente concentrata sui potenziali costi sanitari associati a questa droga. I nuovi dati sottolineano l’importanza del ruolo svolto dalla cannabis nelle statistiche sulla criminalità correlata alla droga, in cui l’80 % dei sequestri riguarda la cannabis, mentre il suo consumo o possesso per uso personale è all’origine di più del 60 % di tutte le segnalazioni di reati contro la legge sulle sostanze stupefacenti in Europa. Inoltre, essendo aumentato il coinvolgimento della criminalità organizzata, la produzione e il traffico di questa droga sono considerati un settore di importanza crescente per le attività di contrasto. Esiste tuttavia una notevole differenza tra i paesi per quanto riguarda le prassi giudiziarie per i reati legati all’offerta di cannabis: gli esperti nazionali segnalano che un reato commesso per la prima volta e che sia legato all’offerta di un chilogrammo di cannabis può comportare pene che variano da meno di un anno fino a 10 anni di reclusione. I nuovi dati indicano inoltre l’importanza crescente della cannabis nell’ambito dei sistemi di trattamento della tossicodipendenza, con un aumento del numero delle richieste di trattamento per problemi relativi a questa droga; aumento che deve essere compreso nel contesto dell’erogazione del servizio e della prassi di segnalazione. Per esempio, in alcuni paesi le segnalazioni da parte del sistema giudiziario penale riguardano un’elevata percentuale dei pazienti in trattamento. I dati sono altresì influenzati dalle diverse definizioni e prassi nazionali relative a ciò che s’intende per trattamento di disturbi correlati alla cannabis, che possono variare da una breve seduta online fino all’assistenza residenziale. Anche la disponibilità di trattamento per i consumatori di cannabis sembra essere in via di mutamento, probabilmente a fronte di una maggiore sensibilizzazione sulla necessità dei servizi e, in alcuni paesi, di una capacità di trattamento che si sta rendendo disponibile grazie a un calo della domanda di servizi per altri tipi di stupefacenti. Per quanto riguarda i problemi legati alla cannabis, indipendentemente dal genere di trattamento gli elementi disponibili evidenziano l’utilità degli interventi psicosociali — questi approcci vengono esaminati in un’analisi che accompagna la presente relazione. Inoltre, dagli studi condotti negli ambienti di pronto soccorso emerge che sono in aumento i casi di gravi problemi di salute associati ai prodotti a base di cannabis ad alta potenza. Alla luce della maggiore disponibilità di tali prodotti, è chiaramente necessario migliorare il monitoraggio dei gravi problemi sanitari legati al consumo di questa droga.

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Monitoraggio dei mercati, dell’offerta e delle leggi in materia di droga

L’analisi riportata nel presente capitolo si basa su dati trasmessi riguardanti sequestri di droga, impianti di produzione smantellati, reati correlati alle sostanze stupefacenti, prezzi al dettaglio, purezza e potenza delle droghe. In alcuni settori, l’assenza dei dati di alcuni paesi relativi ai sequestri rende difficile l’analisi delle tendenze. Nella versione online del bollettino statistico è possibile trovare dati esaustivi e ampie note metodologiche. È opportuno notare che le tendenze possono essere influenzate da una serie di fattori tra cui i livelli di applicazione della legge e l’efficacia delle misure di interdizione. Il capitolo riporta inoltre dati sui sequestri delle nuove sostanze psicoattive comunicati al sistema di allerta rapido dell’UE dai partner nazionali dell’EMCDDA e dell’Europol. Poiché queste informazioni sono tratte da segnalazioni di casi anziché da regolari sistemi di monitoraggio, queste stime rappresentano una statistica minima. I dati saranno influenzati da fattori quali la sensibilizzazione crescente su queste sostanze, il loro status giuridico mutevole e le prassi di segnalazione degli organismi preposti all’applicazione della legge. Una descrizione esaustiva del sistema di allerta rapido si può reperire sul sito dell’EMCDDA, alla pagina azione nel campo delle nuove droghe. Nella banca dati giuridica europea sulle droghe sono disponibili dati esaustivi sulle leggi europee in materia di stupefacenti. L’applicazione di queste leggi viene monitorata attraverso le segnalazioni dei reati che le violano.

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Sequestri di droga in Europa: domina la cannabis

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Ogni anno in Europa si segnala all’incirca un milione di sequestri di sostanze illecite. Per la maggior parte si tratta di piccole quantità di droga confiscate ai consumatori, benché le partite di diversi chilogrammi di droga sequestrate a trafficanti e produttori rappresentino un’ampia percentuale della quantità complessiva di stupefacenti sequestrati. Con 8 sequestri su 10 in Europa, la cannabis è la sostanza che viene confiscata più frequentemente (figura 1.1), a dimostrazione della sua prevalenza relativamente alta in termini di consumo. Complessivamente la cocaina occupa il secondo posto, con oltre il doppio dei sequestri denunciati rispetto alle amfetamine o all’eroina. Il numero dei sequestri di ecstasy è relativamente basso. Nel 2013 circa due terzi dei sequestri nell’Unione europea sono stati segnalati da due soli paesi, la Spagna e il Regno Unito, benché un numero di sequestri significativo sia stato denunciato anche da Belgio, Germania, Italia e quattro paesi nordici. Va notato che non sono disponibili dati recenti sul numero dei sequestri per la Francia e i Paesi Bassi — che in passato hanno segnalato un alto numero di sequestri — e per la Polonia. L’assenza di questi dati rende maggiormente incerta l’analisi qui presentata.

1.1

Un altro paese importante per i sequestri di droga è la Turchia, dove parte della droga intercettata è destinata al consumo di altri paesi, sia in Europa sia in Medio Oriente. Il capitolo riporta inoltre dati sul numero crescente di sequestri delle nuove sostanze psicoattive comunicato al sistema di allerta rapido dell’UE. Nel 2013 sono stati denunciati circa 35 000 sequestri, principalmente di cannabinoidi sintetici e catinoni (figura 1.2), una cifra che deve essere considerata una stima minima, data la mancanza di segnalazioni periodiche in questo settore. Occorre osservare che questi dati non sono direttamente comparabili a quelli su stupefacenti noti come la cannabis.1.2

I prodotti a base di cannabis: un mercato diversificato

Nel mercato europeo della droga si trovano due prodotti principali della cannabis: foglie di cannabis (marijuana) e resina di cannabis (hashish). Le foglie di cannabis consumate in Europa sono coltivate internamente o importate da altri paesi. Gran parte della resina di cannabis viene importata via mare o per via aerea dal Marocco. Nel 2009 il numero dei sequestri di foglie di cannabis in Europa ha superato quello dei sequestri di resina e il divario fra i due dati ha continuato ad aumentare (figura 1.3). Ciò è probabilmente dovuto, in larga misura, alla crescente disponibilità di foglie di cannabis prodotte internamente in molti paesi europei ed è confermato dall’aumento dei sequestri di piante di cannabis. Nondimeno, la quantità di resina di cannabis sequestrata nell’Unione europea è assai più alta della quantità di foglie di cannabis (460 tonnellate contro 130 tonnellate). Questo dato si spiega in parte con il fatto che la resina di cannabis viene trasportata in grandi quantità su lunghe distanze e attraverso i confini nazionali, il che la espone maggiormente a misure di interdizione. Il recente emergere di cannabinoidi sintetici ha aggiunto una nuova dimensione al mercato della cannabis. Negli ultimi anni sono stati individuati più di 130 cannabinoidi sintetici diversi. La maggior parte di queste sostanze sembra essere prodotta in Cina. Una volta spedite in Europa sotto forma di polvere, le sostanze chimiche vengono solitamente aggiunte a materiale vegetale e imballate per essere vendute come “droghe legali”.

1.3

Nel 2013 sono stati segnalati nell’Unione europea 671 000 sequestri di cannabis (431 000 riguardanti foglie di cannabis e 240 000 riguardanti resina di cannabis). Sono stati effettuati altri 30 000 sequestri di piante di cannabis e, inoltre, nel 2013 i paesi dell’UE hanno comunicato più di 10 000 sequestri di cannabinoidi sintetici al sistema di allerta rapido, un dato in forte incremento rispetto ai livelli del 2011, e la Turchia ha denunciato altri 11 000 sequestri (cfr. figura 1.4). Nell’analisi della quantità di cannabis sequestrata, un numero ristretto di paesi assume un’importanza notevole perché si trova sulle principali rotte del traffico di cannabis. La Spagna, per esempio, in quanto punto di accesso principale per la cannabis prodotta in Marocco, ha segnalato più di due terzi della quantità totale di resina sequestrata in Europa nel 2013 (figura 1.5). Per le foglie di cannabis, di recente sono stati segnalati sensibili aumenti in Grecia, Spagna e Italia e, negli ultimi anni, la Turchia ha sequestrato quantitativi di foglie di cannabis superiori a tutti gli altri paesi europei, e la quantità segnalata nel 2013 (180 tonnellate) è risultata superiore a quella di tutti gli Stati membri dell’UE. I sequestri di piante di cannabis possono essere considerati un indicatore della produzione interna di droga di un paese. I problemi metodologici implicano che i dati sui sequestri di piante di cannabis vadano presi con cautela; nondimeno, il numero delle piante sequestrate è salito da 1,5 milioni nel 2002 a 3,7 milioni nel 2013. L’analisi delle tendenze indicizzate presso quei paesi che segnalano regolarmente i dati evidenzia un forte aumento della potenza (livello di tetraidrocannabinolo, THC) delle foglie e della resina di cannabis tra il 2006 e il 2013. Tra gli elementi che hanno determinato questo aumento si possono annoverare l’introduzione di tecniche di produzione intensiva in Europa e, più recentemente, di piante particolarmente potenti in Marocco. Anche le tendenze indicizzate dei reati contro la legge sugli stupefacenti che riguardano la cannabis mostrano sensibili aumenti tra il 2006 e il 2013.

1.41.5

 

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Consumo di Droga e Problemi correlati

In un’analisi di alto livello dei modelli e delle tendenze del consumo di droga e dei danni correlati agli stupefacenti, è utile distinguere tre ampi gruppi di sostanze: prodotti a base di cannabis, diversi stimolanti e oppiacei. La prevalenza del consumo di cannabis è circa cinque volte superiore a quella di altre sostanze e negli ultimi anni il numero dei consumatori in trattamento per problemi correlati alla cannabis è aumentato. Benché il consumo di eroina e di altri oppiacei rimanga relativamente modesto, queste continuano a essere le droghe maggiormente associate alla morbilità, alla mortalità e al costo del trattamento correlati al consumo di droga in Europa.

prevalenza

Quasi un europeo su quattro ha provato sostanze illecite

Secondo le stime, oltre 80 milioni di adulti (ossia almeno un quarto della popolazione adulta nell’Unione europea) hanno provato sostanze illecite nel corso della vita. La sostanza stupefacente più consumata è la cannabis (75,1 milioni), mentre le stime sono inferiori per il consumo di altre droghe nell’arco della vita: 14,9 milioni per la cocaina, 11,7 milioni per le amfetamine e 11,5 milioni per l’MDMA. I livelli di consumo dichiarati variano in misura considerevole tra i diversi paesi, da circa un terzo degli adulti in Danimarca, Francia e Regno Unito all’8% o meno di uno su dieci in Bulgaria, Romania e Turchia.

 Il consumo di cannabis aumenta nei paesi nordici

La cannabis è la sostanza illecita con la maggiore probabilità di essere utilizzata da tutte le fasce di età. Questa sostanza viene generalmente assunta inalando il fumo e, in Europa, miscelandola con il tabacco, e i modelli di consumo vanno dal consumatore occasionale a quello abituale e dipendente. Si stima che 14,6 milioni di giovani europei (15–34 anni), pari all’11,7 % di questa fascia d’età, abbiano consumato cannabis nell’ultimo anno (di cui 8,8 milioni di età compresa tra i 15 e i 24 anni, ossia il 15,2 % di questa fascia d’età). Alcuni paesi dispongono di dati sufficienti d’indagine per consentire un’analisi statistica delle tendenze di lungo periodo nel consumo di cannabis tra i giovani adulti (15–34 anni) nell’ultimo anno. Le indagini sulle popolazioni di Germania, Spagna e Regno Unito hanno segnalato una prevalenza della cannabis in calo o stabile durante lo scorso decennio. Di contro, si può osservare una prevalenza in aumento per la Bulgaria, Francia e tre paesi nordici (Danimarca, Finlandia, Svezia). Inoltre, secondo la sua indagine più recente, la Norvegia ha registrato un nuovo picco del 12%, benché l’attuale serie temporale risulti insufficiente per effettuare un’analisi statistica delle tendenze. Nell’insieme, i risultati dell’indagine più recente continuano a indicare modelli divergenti per il consumo di cannabis nell’ultimo anno. Dei paesi che hanno svolto indagini a partire dal 2012, quattro hanno segnalato stime più basse, due le hanno dichiarate stabili e otto hanno indicato stime più elevate rispetto all’indagine precedente confrontabile. Attualmente poche indagini nazionali segnalano il consumo di cannabinoidi sintetici; comunque, quando ciò accade, i livelli di prevalenza relativi all’ultimo anno sono generalmente bassi.

2.1

Consumo di cannabis fra gli studenti

Il monitoraggio del consumo di droghe tra gli studenti offre una visione importante degli attuali comportamenti a rischio dei giovani. In Europa, lo studio del progetto europeo di indagini scolastiche sull’alcol e altre droghe (ESPAD) permette di analizzare le tendenze nel corso del tempo relative al consumo di droghe tra gli studenti di 15-16 anni. Secondo l’ultimo ciclo di raccolta dei dati (2011), la maggior parte del consumo di sostanze illecite in questo gruppo riguarda la cannabis: circa il 24 % dichiara di averla consumata una volta nella vita, un dato che oscilla dal 5 % della Norvegia al 42 % della Repubblica ceca. La prevalenza del consumo di sostanze illecite diverse dalla cannabis era di gran lunga inferiore. Nei sette Paesi che hanno riferito di aver condotto indagini scolastiche a livello nazionale dopo lo studio ESPAD (2011), le tendenze della prevalenza del consumo di cannabis tra gli studenti mostrano differenze considerevoli.

Preoccupazioni relative ai consumatori di cannabis

Una minoranza di consumatori di cannabis consuma questa sostanza in modo intensivo. Con l’espressione consumo quotidiano o quasi quotidiano di cannabis s’intende un consumo su 20 o più giorni nell’ultimo mese. In base alle indagini sulla popolazione generale, si stima che quasi l’1 % degli adulti europei sono consumatori quotidiani o quasi quotidiani di cannabis. Circa tre quarti di queste persone rientra nella fascia d’età compresa fra i 15 e i 34 anni e più di tre quarti sono di sesso maschile. Benché il consumo quotidiano di cannabis sia raro presso la popolazione generale, del 3 % circa di adulti fra i 15 e i 64 anni che ha fatto uso di cannabis nell’ultimo mese, circa un quarto ha consumato la sostanza quotidianamente o quasi quotidianamente. Questa proporzione varia sensibilmente da paese a paese (cfr. figura 2.2). Nei Paesi che hanno svolto un numero sufficiente di indagini per individuare tali tendenze, nell’ultimo decennio la quota di consumatori quotidiani o quasi quotidiani tra tutti gli adulti si è mantenuta stabile. La cannabis è la droga segnalata più frequentemente come motivo principale per sottoporsi per la prima volta al trattamento della tossicodipendenza in Europa, anche se il concetto di trattamento per i consumatori di cannabis varia considerevolmente da un paese all’altro. Il totale dei pazienti segnalati sottoposti a trattamento per la prima volta è salito da 45 000 a 61 000 tra il 2006 e il 2013. Considerando i pazienti recidivi, nel 2013 la cannabis era la seconda droga segnalata più frequentemente da tutti i pazienti in trattamento (123 000, ossia il 29 %). Tuttavia, si riscontrano sensibili differenze a livello nazionale per quanto riguarda le segnalazioni di cannabis come droga primaria, con percentuali che vanno dal 3 % dei pazienti in trattamento in Lituania a più del 60 % in Danimarca e Ungheria. Questa eterogeneità può essere dovuta a vari fattori. Per esempio, circa un quarto dei pazienti (23 000) in trattamento in Europa a causa del consumo di cannabis come droga primaria è stato segnalato dai sistemi giudiziari penali; la quota varia da meno del 5 % di consumatori di cannabis come droga primaria in Bulgaria, Estonia, Lettonia e Paesi Bassi, fino a più dell’80 % in Ungheria.

2.2

 

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Risposta sociale e sanitaria ai problemi della droga

Il presente capitolo prende in esame le politiche e gli interventi intesi alla prevenzione, al trattamento e alla riduzione dei danni correlati al consumo di stupefacenti e si concentra sulla portata degli approcci comuni adottati dai Paesi, valutando in che misura le loro informazioni si basano su dati probanti e se i servizi disponibili corrispondono alle necessità stimate. Fra le principali aree politiche monitorate a livello europeo rientrano le strategie e i piani d’azione nazionali in materia di droga, nonché bilanci e spesa pubblica relativi alla droga.

Prevenire il consumo di stupefacenti tra i giovani

La prevenzione del consumo di stupefacenti e dei problemi connessi alla droga tra i giovani rappresenta un obiettivo politico essenziale e uno dei pilastri della strategia europea in materia di droga per il periodo 2013–2020. La prevenzione in questo settore comprende un’ampia gamma di approcci. Le strategie ambientali e universali

sono dirette all’intera popolazione, la prevenzione selettiva si concentra sui gruppi vulnerabili, più esposti al rischio di problemi di tossicodipendenza, mentre la prevenzione “mirata” è rivolta agli individui a rischio. Negli ultimi dieci
anni è aumentata la disponibilità di norme di qualità a sostegno degli interventi e delle migliori prassi. Il progetto
europeo sulle norme di qualità in materia di prevenzione delle tossicodipendenze fornisce gli strumenti per
sostenere l’attuazione delle norme in questo settore.
Sono disponibili dati relativamente affidabili per alcuni approcci alla prevenzione che potrebbero essere applicati
in ambito scolastico. I paesi riferiscono un’attuazione diffusa dei divieti di fumo nelle scuole e di politiche
scolastiche in materia di stupefacenti – approcci per cui esistono elementi di prova – ma sembrano essere piuttosto
comuni anche gli interventi di prevenzione basati esclusivamente sull’offerta di informazioni.
Fornire informazioni sulla salute può essere importante in termini educativi, ma i dati a disposizione non sono
sufficienti per affermare che questa forma di prevenzione abbia un impatto sul comportamento dei futuri
consumatori di stupefacenti.
In alcuni istituti scolastici si adottano approcci di individuazione e intervento tempestivi, spesso attraverso
un’assistenza psicologica ai giovani consumatori di tali sostanze. Un programma canadese (Preventure), rivolto a
giovani consumatori di alcol alla ricerca di sensazioni forti, è stato valutato positivamente ed è stato adattato al
contesto di Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Regno Unito.
Per quanto riguarda gli interventi di prevenzione diretti a gruppi vulnerabili specifici, gli approcci più adottati
sembrano essere quelli rivolti a famiglie con problemi di abuso di sostanze, gli interventi a favore di alunni con
problemi scolastici e sociali e di giovani delinquenti. Un programma degno di nota rivolto a giovani autori di reati
è FreD, che prevede una serie di interventi basati su un manuale ed è attuato in 15 Stati membri dell’UE. Le
valutazioni di questo programma indicano un calo dei tassi di recidiva.

I Trattamenti specifici per la cannabis in metà dei paesi

3.9

Sono in aumento in Europa i trattamenti specifici per la cannabis, con circa la metà dei paesi che ne segnala
l’esistenza. In altri casi, il trattamento per la cannabis è integrato in programmi generici relativi al consumo di
sostanze (figura 3.9). I servizi per i consumatori di cannabis sono vari: da brevi interventi online a trattamenti di lungo periodo presso centri specializzati. Sebbene la maggior parte dei trattamenti per questa categoria avvenga in comunità o strutture ambulatoriali, non si tratta della regola; infatti un paziente su 5, tra coloro che si sottopongono a trattamento specializzato presso centri ospedalieri, soffre di problemi correlati principalmente alla cannabis.
Il trattamento di problemi associati al consumo di cannabis si avvale di approcci psicosociali; per gli adolescenti si
ricorre a interventi basati sulla famiglia, mentre per gli adulti sono previsti interventi di tipo cognitivocomportamentale.
I dati a disposizione sostengono l’uso di una terapia cognitivo-comportamentale associata a
colloqui motivazionali e approcci di gestione delle emergenze. Inoltre, alcuni elementi promuovono l’uso della
terapia familiare multidimensionale per i giovani consumatori di cannabis.
Gli interventi basati su Internet si sono ampliati e hanno raggiunto la portata geografica dei programmi relativi alla cannabis. Questi interventi offrono un modo nuovo di interagire con le persone che soffrono di problemi connessi alla droga e sono in grado di raggiungere gruppi di utenti che non sono attualmente in contatto con i servizi specializzati.

 

 

TABELLE DI APPROFONDIMENTO

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