*** PUNTO DI VISTA DELLA DNA SULLA COLTIVAZIONE ASSOCIATA E PERSONALE DI CANNABIS ***
Siccome in questi giorni c’è tanto “parlare” riguardo il PARERE della Direzione Nazionale Antimafia è giusto andare a vedere coi propri occhi le PAROLE TESTUALI che la DNA ha usato per indicare il suo DISAPPUNTO riguardo la coltivazione associata (CSC) e le sue PERPLESSITA’ riguardo la coltivazione domestica di cannabis.
Ricordiamo che la DNA non si sostituisce ad alcun organo decisionale in materia ma che, comunque, ricopre un ruolo rilevante in ambito di contrasto della criminalità organizzata.
Un appunto, certo, è che i motivi per cui la coltivazione personale domestica non è ben vista non sono dettati solo da timori di infiltrazioni criminose (anche in un contesto di domicilio – cosa che allora potrebbe avvenire anche per il commercio di qualsiasi altro bene – se c’è la volontà di fare del nero lo si fa) ma ANCHE da motivazioni di tutela del Monopolio e quindi di introiti esprimendo questo concetto con la superficiale considerazione che non sarebbe poi necessaria la coltivazione visto che c’è già lo Stato che vende e, successivamente, facendo un paragone con il Tabacco, un paragone che non regge in quanto le sostanze sono diverse e per arrivare al prodotto finito i procedimenti sono IMMENSAMENTE diversi con altrettanti diversi costi.
504 Visualizzazione Totali, 2 Visualizzazioni di Oggi
No responses yet