
Con un imbroglio è stata emanata e per quell’imbroglio è ora caduta. Nel più vergognoso dei modi.
La Corte costituzionale boccia la legge Fini-Giovanardi che equipara droghe leggere (Cannabis) e pesanti: nella norma di conversione furono inseriti emendamenti estranei all’oggetto e alle finalità del decreto. Con la decisione rivive la legge Iervolino-Vassalli come modificata da referendum del ’93, che prevede pene piu’ basse per le droghe leggere.
La Corte costituzionale, nella camera di consiglio – si evidenzia nel comunicato integrale della Consulta – ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – per violazione dell’art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge – degli articoli 4-bis e 4-vicies ter del decreto legge 30 dicembre 2005, n. 272, come convertito con modificazioni dall’art. 1 della legge 21 febbraio 2006, n. 49, così rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del dpr 9 ottobre 1990, numero 309 (Testo unico in materia di stupefacenti).
Quante vite, troppe vite rovinate.
Non è questo il momento di fermarsi.
Il muro si è sgretolato, è tempo di farlo cadere.
Vogliamo di più. Vogliamo #CannabisLibera per tutti!
Questa gioia e tutta la soddisfazione di oggi sono dedicate a te, Fratello Massi Miliam Pastura. Hai dato tutto e ci piace pensare che da lassù ci guardi e sorridi. Un abbraccio.