Cannabis Terapeutica: La Regione Campania approva la legge all’unanimità

Una legge di civiltà” la definisce il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità con 34 voti favorevoli la proposta di legge sull’erogazione di farmaci e preparati galenici a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale su iniziativa del Presidente della Commissione Sanità Raffaele Topo.

La proposta di legge prende in esame i vari cannabinoidi terapeuticamente attivi ed interessanti dal punto di vista scientifico oltre che gli elementi a favore dell’uso terapeutico della cannabis emersi dall’attività di studio di un gruppo di lavoro istituito nel 2014. Si fa inoltre riferimento alla normativa nazionale in materia, il Decreto del Ministro della Sanità dell’11 febbraio 1997 e il Decreto del Ministro della Salute del 9 novembre 2015 sull’autorizzazione alla coltivazione delle piante. La proposta di legge prevede la sottoscrizione di accordi con gli Atenei della regione, un Comitato tecnico-scientifico che conosca i vari impieghi ed effetti della cannabis e aggiornare gli operatori sanitari sui progetti di ricerca per le cure palliative e per la terapia del dolore.

L’uso dei cannabinoidi sarà ammesso per trattare patologie come disturbi d’ansia, diabete, artrite reumatoide, sclerosi multipla e per i malati terminali.

Per il 2016 la normativa sarà finanziata con un fondo di 500 mila euro.

“La Campania, con l’approvazione in Consiglio regionale della legge che permetterà l’uso dei farmaci a base di cannabis (leggi qui), ha fatto un passo in avanti nel pieno rispetto dei diritti del malato ad avere a disposizione tutte le cure disponibili”. Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, per il quale “fortunatamente in Consiglio, così come in Commissione, si è deciso di mettere da parte polemiche inutili e pretestuose e pensare solo ed esclusivamente agli interessi dei malati facendo prevalere la responsabilità e non le polemiche politiche”.

“Ora, ci auguriamo che, a settembre, quando il Parlamento riprenderà la discussione sulla liberalizzazione delle droghe leggere visto che, con la liberalizzazione delle droghe leggere si toglierebbero risorse ingenti alla delinquenza organizzata” ha aggiunto Borrelli per il quale “chi contesta il fatto che lo Stato si trasformerebbe in spacciatore, ricordo che in tanti altri Paesi, la liberalizzazione è stata già fatta con notevoli vantaggi, anche economici per le casse dello Stato, senza dimenticare che, se si contesta la possibile gestione della vendita delle droghe leggere, bisognerebbe anche vietare la vendita di alcool e tabacco e la gestione del gioco che provocano molti più morti della droga”.

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