Articolo tratto da AUTOBLOG.COM – Traduzione di Niccolò Norcini Pala, Attivista FreeWeed
Questa volta ci scrivono i nostri amici di “Extreme Biodiesel”, che vogliono effettuare un deposito in garanzia, per acquistare 40 ettari di terreni agricoli in California. Il motivo? Vogliono coltivare canapa con l’unico scopo di convertirla in biodiesel. Le emissioni di scarico non sono mai state così dolci!
La società sta chiamando questa particolare operazione “iniziativa XTRM Cannabis” e con l’autorizzazione del presidente Obama e i 1.000 miliardi di dollari della proposta di legge sull’agricoltura, che ha firmato all’inizio di questo mese. La proposta di legge ha legalizzato la coltivazione della canapa in 10 paesi, incluso il Golden State. Extreme Biodiesel afferma che può utilizzare il terreno per ospitare più di 2 ettari di magazzini per colture di canapa indoor, oltre a altri 20 ettari per la coltivazione della canapa outdoor. Nessuna parola su quanto biodiesel potrà essere prodotto da così tanta canapa o come molti agricoltori avranno un caso di cibi da sgranocchiare (scusate, non ho potuto resistere).
L’uso della canapa non è esattamente nuovo per l’industria automobilistica, anche se l’uso del biodiesel sembra esserlo. Nel 2010, le “Motive Industries” hanno mostrato la prima auto elettrica bio del Canada, che ha incluso la canapa nella sua miscela. Inoltre, nei primi anni ’40, Ford ha sperimentato (OK, forse è il termine sbagliato usare qui) l’utilizzo della canapa nei materiali plastici della carrozzeria di un prototipo di automobile. Potete vedere l’ultimo aggiornamento nel comunicato stampa della Extreme Biodiesel, qui sotto.
“XTRM Cannabis unisce aggressivamente l’industria della Marijuana con il settore energetico. Feb 24, 2014 (ACCESSWIRE via COMTEX) — New York, NY / ACCESSWIRE / Extreme Biodiesel, Inc.’s (pink:XTRM)
L’obiettivo è quello di fornire del carburante diesel alternativo di alta qualità, creare posti di lavoro “verdi”, ridurre l’impatto ambientale dei combustibili fossili e diminuire la dipendenza degli USA dal petrolio straniero. Mentre la società si trova nell’ambito energetico, si sono ingegnati in un altro settore per fare funzionare il loro piano energetico, e nel processo, si sono imbattuti su quelli che potrebbero essere due futuri molto lucrativi – un futuro nell’energia e un futuro nella cannabis. Extreme Biodiesel ha avviato le iniziative sull’XTRM Cannabis per operare nel settore della marijuana, e in un primo momento, può sembrare come un matrimonio insolito, ma come il business plan della società prende forma, inizia ad avere senso. Inizialmente l’intenzione della società è stata di coltivare la canapa al fine di sviluppare un prodotto più efficace e più conveniente che si sarebbe potuto convertire in biodiesel. Ma, quando 40 ettari di terra che crescono in California sono entrati in scena, un intero modello di business è stato creato in grado di generare ricavi in una serie di settori e per i propri investitori.
Tutto ha iniziato ad avere forma quando il presidente Obama ha firmato la proposta di legge sull’agricoltura da 1.000 miliardi dollari all’inizio di questo mese legalizzando la coltivazione della canapa in 10 stati compresi Extreme Biodiesel e lo stato della California, casa della XTRM Cannabis. Con XTRM Cannabis solo completando il montaggio del suo primo “Canapa Mobile” per la produzione dell’unità Biodiesel, il settore energetico e l’industria della marijuana si sono fuse ufficialmente con Extreme Biodiesel.
La fusione è stata resa possibile dall’approvazione del “Bill Farm” perché così sarà possibile diminuire il costo di canapa che dovrebbe beneficiare un settore che ha continuato a cercare prodotti più efficaci per convertire in biodiesel. Questi due settori che si fondono nell’idea di un prodotto potenziale che può far beneficiare gli utenti di biodiesel è stato solo l’inizio per questa azienda. I dirigenti di Extreme Biodiesel/XTRM cannabis hanno anche in programma di utilizzare XTRM Cannabis per concentrarsi sui derivati della marijuana medica, cannabis e prodotti di canapa connessi. In un aggiornamento aziendale recente, il presidente della società Joseph Spadafore ha dichiarato “Sono molto lieto di annunciare che l’impegno è andato abbastanza bene. Sono fiducioso che chiuderemo l’impegno sul pacchetto molto più velocemente del previsto, molto probabilmente, all’inizio di marzo 2014. Con l’inizio del mese di marzo a pochi giorni di distanza, questa è un’ottima notizia per gli investitori, proprio perchè questa struttura potrebbe benissimo essere la chiave per un futuro esplosivo nel settore della marijuana.”
L’azienda ha aperto un deposito di garanzia su questi 40 ettari di appezzamento di terreno in California, che prevede di utilizzare per coltivare la canapa e marijuana. Il progetto iniziale chiedeva anche la costruzione di diversi massicce strutture di coltivazione indoor. Nelle iniziative della XTRM Cannabis, i dirigenti hanno dichiarato che vorrebbero sviluppare i 40 ettari per accogliere fino a cinque magazzini di 7000 metri quadrati di cannabis al coperto per la crescita delle piante (marijuana), 20 ettari per la coltivazione della canapa all’aperto per il biodiesel, e un centro industriale per l’elaborazione della marijuana / cannabis in prodotti senza fumo. Con un recente annuncio da parte dell’amministrazione Obama, aprendo la strada per il settore bancario legale tra imprese marijuana legittime e gli istituti bancari negli Stati Uniti, si consente una industria della marijuana legalizzata a operare negli Stati che lo approvano. Grazie al “Farm Bill” e l’allentamento delle restrizioni bancarie, la società potrebbe potenzialmente creare altri flussi di reddito utilizzando i terreni e le strutture al coperto per ospitare le aziende legittime, le quali cercherebbero di coltivare la marijuana con lo scopo di produrre i propri prodotti.
Quindi, per gli investitori, la chiave sono i 40 ettari di proprietà della società, la quale ha aperto un deposito di garanzia e continua a muoversi per risolverlo rapidamente. Con un annuncio, la scorsa settimana, l’azienda ha affermato che ha concluso due accordi, determinando che un pozzo potrà essere posizionato sul terreno, il quale fornirà molta irrigazione, che i risultati preliminari mostrano una qualifica pulita. I dirigenti lo hanno già consigliato ad un esperto di coltivazione della canapa confermandogli che il raccolto prospererà sulla proprietà e che risolvere la garanzia al più presto possibile sembra essere una forte probabilità. Ma, ancora più importante, il successo con un business plan molto aggressivo sembra ancora più probabile.
One response
interessante…