L’interesse per i cannabinoidi, per tutti i tipi di cannabinoidi, è enormemente aumentato perché il sistema, così rilevato nelle sue tappe fondamentali, offre la possibilità di essere modulato sia in senso eccitatorio che inibitorio, attraverso agonisti (recettoriali e non) o attraverso antagonisti recettoriali o altri composti capaci di influenzare il metabolismo o la ricaptazione.
Questo potrà avviare la formulazione di composti indirizzati a particolari patologie, più efficaci e meglio tollerati.
Dagli anni ’70 è iniziata la sintesi di svariati composti che hanno incluso:
1) – analoghi sintetici simili ai fitocannabinoidi
delta9-tedraidrocannabinolo (THC)
cannabivarina (antagonista)
cannabidiolo
dimetileptilcannabidiolo
acido ajulemico
2)- analoghi con differente struttura chimica, con agonismo recettoriale sui CB1 e CB2, inclusi:
– cannabinoidi classici, che presentano la struttura triciclica terpenica del THC
nabilone (CESAMET)
dronabinolo (MARINOL, LEVAT)
levonantradolo
HU-210
HU 211
HU-221
– cannabinoidi non classici, con una struttura simile al THC ma con un anello aperto
WIN 55,212,2
– aminoalkilindoli, con una struttura meno correlata al THC
CP 55,940
3) – agonisti recettoriali selettivi dei CB1 – agonisti recettoriali selettivi dei CB2
metanandamide JWH 015 JWH 133
ACEA AM 1241
O-1812 HU-308
4) – antagonisti recettoriali selettivi dei CB1 – antagonisti recettoriali selettivi dei CB2
SR 14171 (RIMONABANT) SR 144528
5) – “antagonisti metabolici” ( cannabinoidi sintetici con agonismo non recettoriale )
Inibitori del FAAH
Inibitori del trasportatore di membrana
6 ) – eicosanoidi (cannabinoidi endogeni), derivati dalla struttura chimica dell‟anandamide
anandamide
2-AG
2-arachidonil glicerol etere
O-arachidonil etanolamina (virodamina)
N-arachidonil dopamina.
N-palmitoil etanolamina (PEA) analogo dell‟anandamide come substrato del FAAH con scarsa o
alcuna attività sui CB1 e CB2.
A questi va aggiunti il SATIVEX, estratto della pianta (miscela di delta-9THC e cannabidiolo non di sintesi).
Lo studio di farmaci che mimano le azioni del delta-9-THC ha portato alla sintesi di 3 cannabinoidi con appropriate stabilità metabolica e biodisponibilità orale e senza significati effetti collaterali.
Nei primi anni ‟70 è stato sintetizzato il levonantradolo, per il trattamento del vomito associato alla chemioterapia e per il dolore postoperatori; è stato poi abbandonato poi per gli effetti collaterali (disforia, disturbi del pensiero, vertigini e sonnolenza).
Successivamente sono stati prodotti il nabilone (Cesamet), poi il dronabinolo (Marinol; Levat) e il Sativex; sono questi gli unici farmaci di tipo cannabinoide approvati.
Il Rimonabant è stato ritirato dal commercio per i numerosi effetti collaterali e soprattutto perché induceva un grave stato depressivo.
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