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La notizia rimbalza subito in tutto il web, soprattutto per il passato di Serpelloni come “Capo” del DPA, il Dipartimento Politiche Antidroga italiano.

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Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Verona, hanno riguardato l’appalto gestionale utilizzati nei Sert in tutta Italia.

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Secondo la ricostruzione degli investigatori, gli indagati avrebbero preteso illegittimamente dalla società assegnataria dell’assistenza e manutenzione del software, prima una percentuale sulle somme incassate e successivamente, a nome dell’Ulss 20, ma all’insaputa della Direzione Generale, la somma di 100 mila euro a titolo risarcitorio minacciando la revoca dell’incarico.

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Nel corso delle indagini, la successiva gara è risultata essere – secondo l’accusa – turbata e assegnata, con collusione e mezzi fraudolenti, a una società compiacente, i soci-amministratori risultano a loro volta indagati nel procedimento.

Le operazioni, condotte questa mattina, si sono concluse con l’esecuzione di alcune perquisizioni domiciliari.

Recentemente Serpelloni era stato reintegrato nel suo posto di lavoro a Verona a seguito del ricorso al Giudice del lavoro presentato dopo il licenziamento deciso dall’allora direttore generale dell’Ulss Maria Giuseppina Bonavina per via di una querelle nata attorno all’uso di un software clinico sulla gestione dei pazienti.

Al di là dei contenuti dell’indagine, spicca tra gli arrestati il nome di Serpelloni: laureato in medicina con specializzazione in Medicina Interna, oltre al Dipartimento antidroga della presidenza del Consiglio ha diretto il Centro di Medicina Preventiva dell’Azienda Ulss 20 di Verona e il Dipartimento delle Dipendenze della stessa Azienda. Dal 2003 al 2007 è stato direttore dell’Osservatorio Regionale sulle Dipendenze della Regione Veneto, per poi approdare a Roma alla guida del Dpa, chiamato dall’allora responsabile governativo della lotta alle dipendenze, Carlo Giovanardi.

Nel corso della sua permanenza alla guida del Dipartimento, il medico veneto è stato duramente contestato da molte associazioni che si occupano di dipendenze, che lo accusavano di un approccio ideologico e fortemente proibizionista alla questione droghe. Serpelloni ha realizzato progetti in ambito Aids, dipendenze da sostanze e sistemi informatici avanzati per il flusso dati in ambito sanitario per conto del Ministero della Salute, del Ministero del Welfare, del Dpa, della Commissione Europea e della Regione Veneto.

Per tutti e tre i dirigenti è stata disposta la misura dei domiciliari.

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