Fabrizio Cinquini, il dottore da sempre in prima linea per la legalizzazione della cannabis, è stato nuovamente arrestato.
FORTE DEI MARMI — Il dottore classe 1963 pro cannabis, già arrestato nel 2013 perché trovato con 277 piante di cannabis che coltivava per scopi di ricerca terapeutica, è stato nuovamente tratto in arresto dai carabinieri di Forte dei Marmi perché ritenuto responsabile del reato di produzione di sostanze stupefacenti.
La Cannabis era stata piantata in un terreno incolto a Vittoria Apuania e le indagini sono iniziate per la segnalazione di alcuni cittadini che avevano notato uno strano via vai. Nella notte i militari hanno sorpeso Cinquini che si stava recando ad innaffiare le piante in questione. Così è stato arrestato in flagranza di reato e le 22 piante, di cui 15 autofiorenti ad alto contenuto di CBD e non ancora fiorite e 4 autofiorenti in fase di fioritura, dell’altezza che andava da 160 cm a circa 2 metri, sono state sequestrate; inoltre, sono stati rinvenuti anche sedici grammi di cannabis, consegnati direttamente dal medico alle FF.OO. e non frutto di una perquisizione come erroneamente segnalato dai media.
Nonostante i numerosi certificati che indicassero la possibilità e la necessità incombente per il medico di utilizzare cannabis per uso terapeutico per curare la sua epatite ed il deterioramento amnesico di sua madre e della suocera, Fabrizio Cinquini è stato comunque sottoposto ad arresto preventivo.
Come Associazione FreeWeed chiediamo che venga immediatamente rivista la legislazione sugli stupefacenti, in particolare depenalizzando la coltivazione di cannabis per uso personale, terminando quest’epoca di arresti insensati.
Il medico infine è stato accompagnato alla stazione dei carabinieri di Forte dei Marmi per le incombenze di rito, arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria di Lucca.
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4 Responses
Que interesante! Puedes recomendarme algun otro post sobre el mismo tema? Llevo días informandome todo lo que puedo pero nunca es suficiente.
[…] a Viareggio (LU) negli scorsi giorni il libro “Dottor Cannabis” di Fabrizio Cinquini, pubblicato da Dissensi […]
Avanti con il massacro di cittadini pacifici ed inermi. Sembra surreale che nel 2015 si continua con lo stillicidio di malati in primiss. Il coltivatore di marijuana non è un criminale, non coltiva cannabis per violare il 25esimo articolo della costituzione, mettendo a rischio la salute pubblica. Disobbedienza civile la sola via d’uscita. Agendo dall’alto si e capito che le cose non cambiano e non cambieranno….. In una nazione in cui si la corruzione legifera e governa,oscurando un’informazione mediatica con slogan terroristici, praticando proselitismi subdoli che, convincono l’opinione pubblica che la verità è “la loro.” La sola azione possibile per arrivare direttamente alla gente,al popolo …obbligando ,di fatto,il governo ad assumere una decisione civile,democratica in linea con l’attualità sociale .DISSOBEDIENZA !!!;!!
è un medico cristo fategli fare seminari a riguardo non periodi di detenzioni! NAZIONE DI MERDA!