Accusati di Detenzione oltre i limiti consentiti: L’ASSURDITA’ dell’Arresto dei nostri Attivisti

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Colpevoli di essere persone oneste, sincere, corrette. Perseguite per il loro uso personale di Cannabis.

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ACCUSATE DI DETENZIONE OLTRE I LIMITI CONSENTITI PER USO PERSONALE.

Stamattina il Giudice, dopo aver valutato e verificato che la condotta non fosse effettivamente offensiva nell’immediato e ripetibile, ha ritenuto di rilasciare i nostri Attivisti senza alcuna misura cautelare IN ATTESA DEL PROCESSO DEL 24 FEBBRAIO 2017.

La sera del 20 agosto 2016 i nostri attivisti rientravano nella loro abitazione dopo la serata informativa all’Evento Root Rock Reggae Festival di Roviano, nella quale hanno svolto le attività informative dell’associazione FreeWeed, volte a riaffermare i diritti personali dei consumatori, quando sono stati fermati da una volante appena fuori dall’area dell’evento.

Alla domanda classica se avessero stupefacenti hanno risposto negativamente, ma si è proceduti alla perquisizione personale ugualmente, per controllo, non trovando alcunchè. A quel punto si è proceduto con la richiesta di esami delle urine, senza alcuna motivazione provata.

Alla ammissione, dietro la minaccia dell’eventuale esame medico, di aver “ogni tanto fatto uso di cannabis nella settimana in corso” e quindi di un probabile falso positivo, si è proceduto però alla perquisizione casalinga sulla base della regola del legittimo sospetto (che riguarda droghe, terrorismo ed armi).

Nella perquisizione casalinga, molto tranquilla visto che gli attivisti hanno indicato agli agenti dove trovare la cannabis, sono state trovate 2 piante di cannabis ad inizio fioritura, circa 70 grammi di hashish e circa 20 di cannabis, ovviamente detenuti per l’uso personale della coppia di attivisti, mai segnalata per alcun reato ne alcun problema sociale.

Gli Attivisti sono stati ARRESTATI e portati in caserma dove hanno trascorso la giornata di domenica e la notte seguente.

Lunedi 22 agosto 2016 si è svolto il processo per direttissima dove i nostri attivisti sono stati rilasciati senza alcuna misura cautelare (merito della condotta dei nostri attivisti e degli avvocati Simonetti e Miglio che hanno avvalorato le loro tesi) in attesa del processo del 24 febbraio 2016, l’udienza dove si deciderà se condannare per detenzione oltre i limiti consentiti per uso personale gli attivisti .

Seppur in primo luogo il giudice e l’accusa sembrava propendere per l’accusa di spaccio – assurda – il reato contestato è DETENZIONE OLTRE I LIMITI CONSENTITI PER USO PERSONALE.

Cambia di poco la minestra, almeno senza ACCUSE OLTRAGGIOSE COME QUELLA DI SPACCIO, che viene eliminata, ma rimana la persecuzione sociale e politica verso i nostri Attivisti e verso i consumatori per uso personale di Cannabis.

Incredibile che continui imperterrita la persecuzione nei confronti dei consumatori, superando il senso nelle manovre di controllo, sperperando soldi pubblici per queste “operazioni” che non hanno alcuna utilità sociale se non di incrementare ulteriormente le spese della burocrazia, intasare i tribunali rallentando processi più utili alla società, facendo spendere a cittadini innocenti alte somme di denaro per difese penali evitabili ed improduttive e macchiare eventualmente fedine penali per reati che non danneggiano nessuno e magari anche portando alla reclusione ingiustificata.

Questa “manovra”, chiaramente ed evidentemente di tipo politico, intesa come intimidazione verso il lavoro dell’associazione a livello informativo, che lotta PROPRIO per queste libertà personali, è segnale che la strada tracciata è esattamente quella che disturba il “sistema” che fino ad oggi vuole, con le sue leggi ingiuste, favorire la criminalità organizzata a discapito del consumatore, limitando in tutto e per tutto le sue libertà personali.

Siamo scioccati per quanto accaduto ma questo non fermerà il lavoro informativo dell’associazione, seppur colpita nel cuore esecutivo; ci auguriamo che tante persone si siano stancate di questa situazione e che si aggiungano alla lotta per sostenere questa causa di libertà personale.

 

“Non si può arrestare un’Idea”

 

 

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