La Cannabis va forte in Economia.
Può dirlo forte Ben Cleary, gestore australiano del Tribeca Global Natual Resources Fund, un fondo che lo scorso anno si è guadagnato il primo posto nella classifica stilata dalla società di consulenza Prequin sui risultati dei migliori hedge fund del mondo, grazie a una crescita record del 145%. Il segreto?
I sostanziosi investimenti nei produttori nordamericani di marijuana che – secondo Bloomberg – hanno contribuito per il 22% alla crescita strepitosa registrata.
Complessivamente l’industria della cannabis ha prodotto ricavi complessivi per 6,7 miliardi di dollari nel 2016 e nelle previsioni degli analisti dovrebbe espandersi fino a 50 miliardi entro il 2026, secondo le stime riportate da Bloomberg di COwen & Co.
Intanto, solo per fare degli esempi, le azioni di Aurora Canabis Inc e Canopy Growth Cor, entrambi produttori di maijuana ad uso medico, e su cui il Tribeca Fund ha puntato i propri investimenti, sono più che triplicate nel corso del 2015 e sono cresciute rispettivamente del 12 e del 30% quest’anno.
Attualmente otto stati americani permettono l’utilizzo della cannabis per uso ricreativo mentre nella metà degli Stati
Usa le leggi ne consentono l’utilizzo a scopo medico. E anche se dal neo presidente Trump sono arrivati segnali su una possibile stretta, il Cleary- rileva Bloomberg – non sembra preoccuparsene troppo, visto che la normativa è regolata a livello dei singoli stati.
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