NUOVO MANIFESTO COLLETTIVO – PUNTI CHIAVE
- Riprende il testo di legge depositato nella scorsa legislatura alla Camera ed al Senato
- Oltre 120.000 sottoscrizioni
- 356 realtà operative aderenti
- GARANZIA di possibilità di Coltivazione in forma personale ed associata
- Inserimento di nuove specifiche per coltivatori (piante maschio, disposizioni sicurezza)
- Possibilità di ampliare il massimale coltivabile (5 piante) inviando comunicazione senza autorizzazione
- Detenzione GARANTITA
- Disposizioni per la GUIDA, nuovo Codice Stradale e Nuovi Test per la sicurezza
- Normative COMMERCIALI per la Cannabis, introduzione bolla di trasporto, disposizioni per attività commerciali, nuovi codici ATECO, imposta IVA specifica per i nuovi prodotti del mercato cannabico, nuove disposizioni per regime agevolato per favorire i piccoli commercianti e l’equità sociale, aree dedicate al consumo, disposizioni per prodotti edibili
- Potenziamento del settore medico, supporto al paziente, aumento informazione e disponibilità
- Disposizioni per Educazione e Prevenzione
- CONFORMAZIONE AI TRATTATI INTERNAZIONALI (grazie a questo articolo ed alle sue disposizioni, la normativa introdotta si allineerebbe ai trattati internazionali, non mettendosi in violazione ed adempiendo alle richieste relative al controllo internazionale)
- INTEGRAZIONI alla Legge 242/16, con nuove disposizioni ed agevolazioni per il commercio
Chiediamo il Deposito e l'Approvazione del Nuovo Manifesto Collettivo
Questa è la nostra Storia. Noi siamo FreeWeed. Firma a supporto del Nuovo Manifesto Collettivo.
Deposito al Parlamento Europeo della Carta dei Diritti: In data 9 dicembre 2015 abbiamo depositato presso il Parlamento Europeo la richiesta di avviare una Petizione inerente i Diritti dei consumatori e dei coltivatori della pianta di cannabis al fine di chiederne il riconoscimento e la tutela; questa Petizione è stata denominata dalla nostra Associazione come “Carta dei Diritti delle Persone che Utilizzano e Coltivano Cannabis”, o più brevemente “Carta dei Diritti per la Cannabis”; la risposta di accettazione è arrivata il 7 gennaio 2016.
Deposito al Ministero della Giustizia del Manifesto Collettivo: L’incontro con le Istituzioni avvenuto nella giornata di lunedi 17 giugno 2019 potrebbe aver rappresentato l’opportunità di porre le prime solide basi verso lo sviluppo di un nuovo processo socio-culturale e politico improntato verso la liberalizzazione della cannabis. All’incontro hanno partecipato il Sottosegretario Vittorio Ferraresi, il Senatore Matteo Mantero, Stefano, Lisa e Lucio di FreeWeed, Marco Canapese e Valeficent. E’ stata depositata la Relazione Costi-Benefici ed avviato il processo per la creazione di una proposta collettiva.
Deposito al Senato della Repubblica del Manifesto Collettivo: La proposta depositata dal Senatore Mantero il 24 settembre 2019 è stata redatta da una serie di associazioni e negozianti del settore che si sono raccolti nel comitato “Manifesto per la cannabis libera”. L’iniziativa è stata affiancata anche da circa 36mila firme di supporto, raccolte online.
Deposito alla Camera dei Deputati del Manifesto Collettivo: Il lavoro politico e sociale collettivo, sviluppato e promosso da oltre 350 realtà operative e sostenuto da oltre 109.000 sottoscrizioni viene rilanciato alla Camera dei Deputati. “Sono lieto di essere il primo firmatario di questa proposta presentata dalla Società Civile e condivisa da molti miei colleghi, di diversi schieramenti. Credo che rappresenti un segnale forte che la politica deve recepire” questa la dichiarazione del Deputato Michele Sodano per annunciare la Conferenza trasmessa in diretta dalla Camera Web TV il 20 aprile 2021, alla quale hanno partecipato numerosi esponenti della politica parlamentare insieme ad alcuni rappresentanti della Società Civile.
In questa legislatura abbiamo aggiornato il Progetto di Legge, inserendo specifiche importanti inerenti soprattutto la conformità ai trattati internazionali ed i regimi di equità fiscale per un mercato commerciale equo e sicuro per il consumatore e per la società; vogliamo che sia depositato in Parlamento e discusso con l\'obiettivo di essere approvato nel nostro Paese.
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14 Punti per Normalizzare la Cannabis
I 14 Punti fondamentali del Progetto di Legge del Manifesto Collettivo
COLTIVAZIONE PERSONALE
5 piante femmina a persona maggiorenne, senza limiti di genetica o cannabinoidi, per un massimo di 3 persone per domicilio; le piante maschio non hanno limite numerico.
La coltivazione non deve avere scopo di lucro
POSSESSO NEL DOMICILIO
Nessun limite per il coltivatore che dimostri la coltivazione personale, mentre per il non coltivatore è necessaria e valida la prova fiscale di acquisto (scontrino).
POSSESSO IN PUBBLICO
Massimale di 15 grammi, per tutti.
Solo nel giorno dell’acquisto è valido lo scontrino per il trasporto di quantità superiori a domicilio.
ASSOCIAZIONISMO
Possibilità di creare Cannabis Social Clubs per la coltivazione condivisa tra soci tesserati.
Le associazioni saranno gestite secondo i regolamenti del Terzo Settore vigenti.
TUTELA DEL CONSUMO
Il consumo di cannabis e di suoi derivati non è soggetto a restrizioni o sanzioni, ad esclusione del consumo compiuto in luogo pubblico in presenza di minori
MERCATO E COMMERCIO
Vengono introdotte nuove normative per il commercio della cannabis, con mercato riservato ai maggiorenni in tutte le sue fasi e regolato in base a specifiche tecniche ed obblighi per le attività commerciali.
SANZIONI AMMINISTRATIVE ACCESSORIE
Eliminate tutte le sanzioni amministrative extra multa correlate al consumo personale di cannabis secondo l’articolo 75 corrente (come il ritiro del passaporto o patente).
EXPUNGEMENT PENALE
Cancellati dal Casellario Giudiziale i reati degli ultimi 50 anni ritenuti idonei ai limiti della nuova normativa.
USO MEDICO AMPLIATO
Viene potenziato il Servizio Sanitario Nazionale con una particolare attenzione ai pazienti.
NUOVI TEST AFFIDABILI
Nuovi test per verificare le abilità psicofisiche in modo oggettivo, così da tutelare la società nel complesso.
normative commerciali e di equità sociale
introduzione bolla di trasporto, disposizioni per attività commerciali, nuovi codici ATECO, imposta IVA specifica per i nuovi prodotti del mercato cannabico, nuove disposizioni per regime agevolato per favorire i piccoli commercianti e l’equità sociale.
Vengono introdotte le aree dedicate al consumo e le disposizioni per prodotti edibili.
conformazione ai trattati internazionali
grazie a questo articolo ed alle sue disposizioni, la normativa introdotta si allineerebbe ai trattati internazionali, non mettendosi in violazione ed adempiendo alle richieste relative al controllo internazionale.
educazione e prevenzione
Vengono introdotte particolare specifiche per l’educazione al consumo e la prevenzione.
Integrazioni alla 242/2016
Integrazioni alla Legge 242/16, con nuove disposizioni ed agevolazioni per il commercio ed il consumo.
10 vantaggi del Normalizzare
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TUTELA CONSUMATORI
La base della normativa va a tutelare gli oltre
8 milioni di consumatori, i quali sarebbero al corrente della qualità e della provenienza della cannabis consumata, e che oggi sono esposti a repressione ingiusta per il solo uso personale.
500.000 POSTI DI LAVORO
Viene stimata la nascita potenziale di 150.000 – 500.000 posti di lavoro correlati alla cannabis ed al suo mercato, primario (vendita prodotti) e secondario (attrezzature, eventi, fiere, turismo, ecc. ecc.)
GETTITO FISCALE
Ipotizzando un prezzo medio di mercato intorno ai 10 euro al grammo, il beneficio economico per lo Stato sarebbe pari a circa
7 miliardi di euro ricavati da una tassazione al 25% su di un mercato di oltre 30 miliardi annui.
CONTRASTO ALLE MAFIE
Legalizzando si dimezzerebbe per le mafie
la liquidità proveniente dallo spaccio (oggi rappresenta circa il 50% degli incassi illeciti sugli stupefacenti) e si ridurrebbe il consenso sociale dell’accettazione della piccola criminalità.
GIUSTIZIA EFFICACE
L’effetto principale sarebbe l’alleggerimento del carico dei tribunali con un netto risparmio di tempo, avendo a disposizione una normativa chiara; oggi sono oltre 95.400 i procedimenti penali ancora pendenti.
Inoltre si potrebbe ridurre il sovraffollamento carcerario e le risorse potrebbero essere meglio impiegate sui detenuti presenti.
RISPARMIO STATALE
Viene stimato un risparmio per le spese destinate per le forze dell’ordine, magistratura e sistema carcerario pari a 541,67 milioni di euro e 228, 37 milioni di euro relativi all’ordine pubblico ed alla sicurezza, per un totale di circa 770 milioni di euro.
MAGGIORE SICUREZZA
Con la legalizzazione i contatti tra i mercati delle varie sostanze verrebbero nettamente separati e pertanto monitorati al meglio per una maggiore sicurezza collettiva.
FILIERA ITALIANA
La pianta cresce in modo produttivo nel nostro Paese, equiparabile alla produzione viti-vinicola; con il mercato commerciale si introdurrebbe un nuovo prodotto “MADE IN ITALY”, che diverrebbe presto una ricercata eccellenza internazionale d’esportazione.
SVILUPPO E RICERCA
La regolamentazione permetterebbe di poter interagire nei vari settori con la pianta, applicandone le molteplici potenzialità, sviluppando nuovi sistemi di ricerca, nuove tecnologie e prospettive mediche.
EDUCAZIONE COSCIENTE
La regolamentazione comporterebbe un controllo di qualità sul prodotto e più sicurezza per i consumatori, oltre che maggiore informazione su eventuali controindicazioni.
CHI SIAMO
Ex ungue leonem
Siamo semplici persone, siamo Associazioni per la tutela e la promozione dei Diritti Civili e del Diritto alla Salute, siamo Aziende Agricole impegnate nel recupero del nostro territorio e delle nostre pratiche agronomiche, siamo Commercianti che ogni mattina alzano la loro saracinesca per i loro clienti e per la passione per il proprio lavoro, siamo imprenditori della rinascente filiera della cannabis, siamo Artisti e Musicisti che vi fanno ballare, divertire e magari a volte pure pensare, siamo Giornalisti, siamo Medici, siamo Scienziati, siamo Atleti, siamo Nonni Genitori e Figli, siamo Membri Attivi ed Integrati della Nostra Società, siamo tutti Esseri Umani e siamo qui a difendere i nostri Diritti Fondamentali.


Una Legge di Giustizia
La tutela dei consumatori ed una riforma vera e propria del concetto stesso di consumatore di cannabis, troppo spesso discriminato per la scelta dell’uso personale, deve essere l’aspetto centrale di ogni discorso che tenda ad occuparsi della tematica e di politiche inerenti, sia sociali che economiche.
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